Pallacanestro: Venezia -Trieste, le chiavi del match: vanno limitati i lunghi della Reyer
Gli orogranata stanno vivendo il momento migliore della loro stagione, con sei vittorie nelle ultime sette partite. Da tenere d’occhio Kabengele, tra i migliori centri del campionato

Sfida fantastica al Taliercio di Mestre fra la Reyer Venezia e la Pallacanestro Trieste. Punti pesanti per entrambe a disposizione, lagunari senza Juan Fernandez e con l’incognita Tyler Ennis. L’americano giocherà, si tratta solo di capire con quale esplosività e freschezza atletica; di certo quello che porta in dote l’esterno canadese è leadership (guardate tutti i palloni decisivi in che mani passano), regia e qualità offensiva (14.3 punti per partita, con il 58.1% da due punti e il 36.8% da tre).
Se il reparto esterni orogranata può essere pareggiato da Trieste, il reparto lunghi è sbilanciato a favore dei veneti. Mfiondu Kabengele è uno dei papabili Mvp del campionato, totem di stazza ma dotato di mani educate: 14.8 punti per partita e 9.3 rimbalzi sono l’enorme produzione sul parquet, in pratica immarcabile se servito in profondità. Al suo fianco un altro uomo dal tonnellaggio importante come Amedeo Tessitori, nazionale che sta attraversando il suo miglior momento stagionale. Abbinati ai due sopra citati, due numeri “4” dinamici e verticali come l’indimenticato Jordan Parks e Aamir Simms, talento ondivago nel rendimento ma devastante quando è in serata. Se proprio vogliamo citare tutti, Kyle Wiltjer è sicuramente giocatore a trazione perimetrale, ma abilissimo anche vicino al ferro, sfruttando i 208 centimetri e la tecnica da figlio d’arte.

Facile capire come la Reyer sia nell’eccellenza di categoria nella statistica dei rimbalzi: 2° posto con 39.9 carambole catturate a gara, contro il 4° dei giuliani con 39.2. La chiave? Portare fuori dal pitturato i lunghi veneti, giocare ad alti ritmi per farli correre in difesa, togliendo punti di riferimento statici; se il match si gioca a metà campo, la compagine allenata da coach Christian ha pochissime se non nulle possibilità di vincere.
La stagione sull’ottovolante degli uomini di Neven Spahija non ha prodotto grandi statistiche, pur considerando che il vero campionato dei lagunari è cominciato da 7 giornate (con 6 vittorie). Attenzione al controllo dei possessi, Venezia ha raziocinio (4° in serie A con sole 11.5 perse) e potrebbe invece speculare sull’attitudine di Valentine e soci di “elargire” palloni agli avversari.
Per usare un parallelismo musicale, la Reyer proverà a suonare la sinfonia Leningrado di Sostakovic, Trieste l’ouverture delle “nozze di Figaro” di Mozart…chi con la cavalleria pesante, chi con leggerezza e spregiudicatezza.
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