La Pallacanestro Trieste alle Final Eight tra conferme e sorprese
Ci sono club con il sorriso stampato dopo il girone d’andata che volge al termine: quelli che hanno avuto un rendimento superiore alle aspettative. Tolte le sempre attese Olimpia e Virtus, risultano essere proprio le squadre già matematicamente qualificate alle Final Eight di Torino, più le gradite ospiti venete.
AQUILA TRENTO. La solidità della struttura societaria garantisce certezze nell’affrontare il doppio impegno campionato/EuroCup. Il gioco in transizione poggia su basi solide. Il vero segreto pare essere la poliedricità di tutti i ruoli in versione “atletica”, con i quintetto piccoli nei momenti cruciali a farla da padrone. Il miglior team quanto a valorizzazione dei giovani e nuove scoperte.
GERMANI BRESCIA. L’asse Della Valle / Bilan fa sempre la differenza, ma la regia di Ivanovic pare essere quella di maggior impronta in tutta la Lega. Zoccolo duro della squadra consolidato, questo conta almeno quanto la figura fresca ed innovativa di coach Poeta. Propongono al meglio un bilanciamento tra gioco interno/ esterno ed una produttività difensiva essenziale nei momenti decisivi di gara.
TRAPANI SHARK. L’impatto della presenza di coach Repesa pare enorme, dal punto di vista della personalità, dell’impronta e della reputazione fuori dal campo. Lo sterminato roster permette le soluzioni più disparate, dove risaltano il talento dei lunghi e la leadership di Robinson. Squadra non continua nel rendimento, ma capace di picchi ineguagliati dai più sinora. Durezza difensiva nei secondi tempi permane marchio di fabbrica.
UNAHOTELS REGGIANA. Per sottolinearne i meriti, il livello di talento di squadra è il più basso del lotto odierno, ma cresce la valorizzazione del sistema. I giocatori italiani non sono protagonisti assoluti, ma rappresentano l’architrave della struttura. Con capacità di reazione dopo una sconfitta, non ha mai sofferto momenti di crisi.
PALLACANESTRO TRIESTE. Più volte sottolineata l’empatia straordinaria con l’ambiente circostante, il gioco fluido risente di queste influenze. Perfetto mix tra pericolosità dei lunghi e ball handling degli esterni, sono diversi i talenti che possono risultare decisivi nei momenti clou. Valentine da solo merita il prezzo del biglietto: a volte evanescente, più spesso delizia per i palati fini.
Infine Welcome Back in extremis alla REYER VENEZIA ai livelli che le competono. I sorrisi degli ultimi venti giorni nascono da una continuità ritrovata e dalla impermeabilità del club ai momenti bui. Unita al gran carisma di coach Spahija. Sul campo, chi può dotarsi di un doppio asse come Ennis /Kabengele e Moretti/ Tessitori? Una garanzia per l’oggi e più verosimilmente per il domani.
Ma le soddisfazioni di fine anno raggiungono anche la Marca. L’Epifania conferma un dicembre ottimo di TREVISO BASKET. Il segreto? Anche in questo caso aver saputo superare le burrasche autunnali dando fiducia ad un roster di grande talento. —
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