Final8, spettacolo che non teme Sanremo
Ecco quattro motivi per tenere bene a mente le scorse FinalEight di Torino

Quattro motivi per tenere bene a mente le scorse FinalEight di Torino
I dati numerici
Sono stati uno spettacolo nello spettacolo: presenze complessive 46.420,presenze medie in singola gara 6.631, 14 milioni di visualizzazioni sui social LBA e 900.000 sul sito LBA, testimoniano una volta di più che questo rappresenta l'evento per eccellenza della pallacanestro italiana. La collocazione di metà stagione permette di accendere ulteriormente gli interessi dei più.
Del resto , ci si è permessi stavolta di entrare in concorrenza addirittura con il Festival di Sanremo: se questa non rappresenta sicurezza nei propri mezzi….
Olimpia Milano
La squadra ci ha fregato per l’ennesima volta ( si, compreso il sottoscritto), anzi in maniera peggiore della scorsa stagione, proprio perché recidiva. Dopo aver distrutto le avversarie nelle prime due gare ( Trento e Venezia nell’ordine della scorsa edizione), ponendo una legittima considerazione sul termine “dominante” anche in accezione futura, riesce a proporre proprio in finale la versione più sbiadita di sé stessa. Il replay sta proprio nella piattezza a livello emozionale, nel florilegio di ansie e nervosismi, nell’aleggiare di un body language non degno del lignaggio dei suoi protagonisti.
Elogi e lodi
Gli applausi vanno certamente indirizzati a Paolo Galbiati e alla sua splendida Aquila Trento. Ma non mi stancherò mai di ripetere che questo è un successo che viene da lontano, e costruito metodicamente negli anni. Le basi poggiano su anni ed anni di battaglie nei campionati inferiori, su ricerche di mercato certosine per individuare il talento, su un modello di Club ormai stimato e studiato in tutta Europa. È un successo che profuma di settore giovanile, sia per eccellenze messe in campo come Ellis e Niang, sia per chi di nuovo , grazie alla grande programmazione dell’ area Academy, si affaccerà in futuro spinto da spirito di emulazione .
La favola di Trieste
A margine citerei anche la favola di una Trieste dai tanti ragazzi autoctoni, ormai regina nella specialità del concedere ed ottenere devastanti break all’interno della singola gara. Solo 12 mesi fa, molti di questi protagonisti uscivano dal campo sommersi da fischi e contestazioni dopo una sconfitta casalinga con Luiss Roma. Anche questa appare come programmazione…….
Quando la SUSPENSE rappresenta una buona compagna di viaggio. Queste Final Eight hanno certificato una patente di equilibrio tecnico senza pari, di pari passo con il continuo innalzarsi della qualità degli attori e dell’agonismo. Basti pensare che in tre delle quattro gare iniziali, oltreché nella semifinale Trento/Trieste, la squadra che in vantaggio o godendo dell’inerzia dell’ultimo quarto non è poi riuscita a strappare la vittoria. Per la gioia di chi si è goduto lo spettacolo dagli spalti o dal divano. —
Riproduzione riservata © Il Piccolo