Frena il legno-arredo e in Fvg si impenna la cassa integrazione
Trieste e Gorizia fanno segnare gli incrementi percentuali più alti
Torna a crescere il ricorso agli ammortizzatori sociali in Friuli Venezia Giulia. Nei primi due mesi del 2024 le ore di cassa integrazione autorizzate dall’Inps hanno fatto segnare una decisa impennata rispetto ai dati di gennaio e febbraio 2023: da 1,7 milioni di ore di dato cumulato tra gennaio e febbraio si è infatti saliti a 3,15 milioni, +81%. A pesare è soprattutto la filiera del legno e dell’arredo, uno dei comparti chiave del manifatturiero regionale, che assorbe da solo più di un terzo delle richieste, quasi 1,2 milioni di ore, sei volte in più rispetto ai valori (particolarmente bassi) del primo bimestre del 2023.
Nel 2023 le ore complessivamente autorizzate di cassa integrazione in regione erano state 14,8 milioni. Il dato segnava una crescita del 26% rispetto al 2022, in controtendenza rispetto al calo rilevato a livello nazionale (-29%), ma evidenziava ancora segnali di tenuta, soprattutto per un’economia a vocazione fortemente manifatturiera come quella del Friuli Venezia Giulia. Più preoccupanti i numeri che caratterizzano l’avvio del 2024: tra gennaio e febbraio, come detto, l’Inps ha infatti accolto richieste per oltre 3,1 milioni di ore. Particolarmente alto il dato di febbraio, quando sono stati sfiorati i due milioni di ore tra cassa ordinaria (1 milione e 94mila ore) e straordinaria (871mila ore), il secondo valore mensile più alto dall’inizio del 2023. Numeri che accentuano la controtendenza rispetto all’andamento nazionale: se in Fvg le richieste fanno segnare un quasi raddoppio sui dati 2023, con un incremento percentuale del 66% per la cassa ordinaria e del 116% per quella straordinaria, triplicata rispetto ai primi due mesi dello scorso anno, a livello nazionale la Cigo è aumentata del 55%, mentre la Cigs risulta addirittura in calo (-11%). Come detto sul dato regionale pesa sicuramente la forte incidenza del comparto del legno e arredamento, che aveva chiuso in crescita anche il ’23, e la tendenza si è rafforzata con l’inizio del 2024: con quasi 1,2 milioni di ore autorizzate, infatti, il settore vede crescere del 496% le richieste di cassa integrazione rispetto ai valori di gennaio e febbraio 2023, quando le ore erano state soltanto 200mila. Molto più contenuta la crescita del ricorso agli ammortizzatori nel comparto metalmeccanico, nonostante l’incremento da parte del settore siderurgico (+219%), e nell’edilizia, dove l’incremento della cig si ferma al 14%. Bene l’industria alimentare, dove le richieste calano del 30%.
Analizzando i dati delle singole province, Trieste e Gorizia fanno segnare gli incrementi percentuali più alti, ma su valori assoluti modesti: Pordenone con oltre 1 milione di ore segna+46%, e Udine con 1,6 milioni, +85% in più rispetto ai primi due mesi del 2023.
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