Le indagini del professor Pandemius - episodio 6

Arrivarono a Pechino che era ora di pranzo, per cui, affamati e ghiotti della cucina cinese, decisero di andare al mercato locale, dove vendevano i piatti tipici a prezzi onesti. Pandemius, che aveva imparato il cinese ascoltando soap opera in mandarino prima di dormire, ordinò dei “chuan”, spiedini di carne deliziosi. Guariscilla, da brava vegetariana, si comprò involtini alle verdure. «Non ci credo! Giorgio! Che fai qua?» disse Guariscilla sgranando gli occhi. Giorgio era suo dirimpettaio ai tempi delle elementari e spesso giocavano nel cortile di casa al piccolo chimico. Con una delle pozioni avevano, per errore, dato fuoco a tutti i vestiti dei vicini stesi ad asciugare, finendo in castigo per mesi. «GUARISCILLA?? Tu che fai qua! Io lavoro al mercato da cinque anni, vendo gamberetti fritti, bruchi al vapore e pizza.» «Hai fatto bene a trasferirti» si intromise Pandemius e aggiunse «Igor, il mio coinquilino, mi raccontava che in Cina gli affari vanno benone! Sta investendo diverse migliaia di euro in germogli di soia.» «Guarda, andava tutto benone, ma...Da qualche giorno c’è qualcosa che non va. Molti mercati di cibo stanno chiudendo e sempre più persone iniziano a sentirsi male.» Pandemius e Guariscilla si guardarono per una frazione di secondo, come a dire “e se…?”, ma questo pensiero morì sul nascere, perché il cellulare di Guariscilla risuonò nel mercato. Erano, ovviamente, in ritardo per la conferenza.

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