La Fattoria delle fiabe: Avventure a Virlandia, episodio 3
Proprio una di queste avventure stava per trasformarsi in un gran pasticcio. Viro Corón, come spesso capitava da quando si era costruito l'elicottero, una sera decise di scappare per andare a fare una breve esplorazione. O almeno questo era quello che credeva. Stava volando felice nei sobborghi di una città di noi umani. Era ipnotizzato da quello che vedeva: luci colorate, grandi alberi che formavano delle nuvole verde scuro, strade che a lui sembravano lunghissimi serpenti pericolosi. E poi c'era la gente, tantissima, con abiti uno diverso dall'altro, non come a Virlandia dove tutti erano uguali. Era così concentrato a guardare queste stranezze, che non si accorse di un cavo tra due pali e ci finì dritto. Iniziò a precipitare, giù, sempre più giù finché non si sentì un tonfo e subito dopo l'elicottero si spense riempiendosi di un liquido freddo e trasparente. Viro era finito in una fontana! Nella caduta il portellone si era incastrato e lui non poteva liberare la cabina di pilotaggio dall'acqua. Era disperato perché non sapeva come fare e immaginando di non poter tornare a casa in tempo per non essere scoperto, vedeva all'orizzonte una severa punizione. «Sono pur sempre un inventore» pensava e alla fine gli venne l'idea. Bastava prendere in bocca l'acqua e sputarla dal finestrino, semplice no? Ma la sua bocca era minuscola e così impiegò molte ore per completare questa operazione e riuscire finalmente a tornare verso casa. Per sua fortuna tutti stavano ancora dormendo e lui stanco e impaurito giurò fra sé e sé che non sarebbe più uscito di notte... Ma voi bambini credete a questa promessa?
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