Avventure a Virlandia - episodio 8
"Allora Herpetius, che notizie mi porti?" Hypossimia era impaziente di sapere l'evoluzione del suo diabolico progetto. “Credo, ti basti sapere che tutto il mondo sta dando la caccia a Viro... gli uomini però non capiscono ancora cosa stia accadendo, molti si stanno ammalando e gli effetti te lo garantisco sono disastrosi" continuò con non poca difficoltà. "C'è un'altra cosa che devi sapere... il nostro esercito ha subito diverse perdite; ci sono battaglie quotidiane.” "Questo non è affar mio" l'interruppe Hypossimia annoiata "l'unico obiettivo per noi è quello di diventare i capi della nostra città e poi dell'intera Virlandia. Tutti dovranno avere paura di noi!" L'espressione del generale era dubbiosia e compiaciuta allo stesso tempo. Intanto Viro e Furina continuando a girare di nascosto, stavano notando sempre più cambiamenti tra gli umani; per prima cosa le poche persone che incontravano per strada non erano più allegre, non portavano i loro bei vestiti colorati ma soprattutto indossavano una mascherina che praticamente copriva metà dei loro volti. Nessuno parlava, non c'erano bambini nei parchi né a scuola, sembrava che tutti fossero terrorizzati dalle sirene di grandi mezzi bianchi con degli strani simboli rossi che Viro non conosceva. La cosa pazzesca stava nel fatto che in più di un mese non erano riusciti a scoprire cosa stesse accadendo e questo li rendeva ogni giorno più inquieti. Inoltre, spesso nelle strade passavano dei furgoni che con gli altoparlanti gridavano: "Attenzione! Tutta la popolazione deve rimanere in casa" Solo gli animali sembravano non avere paura, anzi il cinguettio degli uccellini aveva sostituito il rumore caotico delle città, c'erano molte farfalle, molti piccoli animali che prima per paura stavano nascosti tra i cespugli, ma soprattutto si sentiva il profumo dei fiori, del mare, del sole e delle stelle. Ma tutta questa bellezza non bastava ad acquietare il tumulto di pensieri di Viro e Furina che sentivano parlare di molte persone che stavano male che finivano all'ospedale e che non tornavano più a casa. "Fa male morire?" chiese Furina a Viro. “Vedi cara non credo faccia male, non più di tanto. Ma fa più male a chi non muore perché accade come per magia, una brutta magia, che la persona scompaia per sempre. E forse non sai dire che ti manca, che ti senti solo e magari ti vergogni a dirlo e allora ti arrabbi moltissimo perché credi che se qualcuno ti vuole davvero bene non dovrebbe mai farti piangere e tu per un po' sei così arrabbiato che neppure puoi dire il suo nome. Ma non è così, non è colpa di nessuno perché queste sono le regole della vita sono leggi che sono state scritte dalla Natura, per il mondo intero, prima che chiunque arrivasse sulla Terra persino prima di noi virus e dei dinosauri. Bisogna solo capirle e saperle rispettare perché in questo modo, accettando riesci a farle tue e a non aver paura. Comunque non sei mai solo ad affrontare queste esperienze perché tantissime persone sono pronte ad aiutarti a tenermi per mano ad abbracciarti e questo è molto importante perché poco a poco tutto diventa più facile da sopportare.” Furina era molto confusa e impressionata tanto che non seppe cosa rispondere e si nascose in un silenzio pieno di pensieri. “Viro che ne dici se tornassimo a casa mia?”
Riproduzione riservata © Il Piccolo