Avventure a Virlandia - Episodio 5
«Chi sei, cosa ci fai qui? Come mai le sentinelle non hanno dato l'allarme? Le hai forse uccise?» strillava la creatura che aveva fatto innamorare Viro. «Stai tranquilla, non ho ucciso nessuno» disse Viro tentando di mantenere una calma che invece l'aveva abbandonato da un bel po'. «Io...io vendo elicotteri! Anzi, se sei interessata possiamo fare un giro di prova immediatamente.» «GUARDIE!» «No, ti prego aspetta, calmati, mi chiamo Viro Corón e sono un duca esploratore. Sono finito per sbaglio qui...con questo...questo elicottero» farfugliò. La creatura sembrava più tranquilla. «Io sono Furina» e sorridendo aggiunse: «che buffo il tuo ermicotto, a cosa serve?» «Elicottero! Si chiama così e serve a spostarsi in giro per il mondo, non sai che spasso! Vorresti salire a fare un giro con me?» Viro intravedeva la possibilità di far colpo su Furina e non voleva di certo farsi scappare questa occasione. Dopo mille obiezioni, finalmente Furina acconsentì e salì nella cabina di pilotaggio. Viro accese i motori e l'elicottero si alzò subito in volo. Furina era terrorizzata, tremava e aveva gli occhi spalancati – un po' dalla paura, ma un po’ anche dallo stupore. Quando capì che Viro era un ottimo pilota iniziò a rilassarsi e a ridere delle piroette che faceva in volo. Ad un certo punto però accadde una cosa spaventosa: all'uomo, che stava continuando a correre, era entrata della polvere nel naso che lo fece starnutire così forte, ma così forte che Viro e Furina furono catapultati fuori e si ritrovarono lontano tra le nuvole. «Ma dove siamo, cosa sta accadendo? Voglio tornare a casa», esclamò Furina disperata. Viro, però, conoscendo bene le rotte, aveva in serbo una sorpresa e portò l'elicottero sopra il cielo di una grande città piena di luci. Mostrò a Furina le nuvole verdi degli alberi, i lunghi serpenti dove correvano strani animali rettangolari dai piedi rotondi e, infine, la condusse nel luogo che amava più di tutti: un grande ovale verde dove degli uomini rincorrevano un pallone, mentre una grande folla, intorno, urlava e batteva le mani. Furina era incantata e ben presto si dimenticò di casa.
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