Avventure a Virlandia - episodio 10
Viro non chiuse occhio, si sentiva sconfitto e tradito dalla malvagità di Hypossimia e al tempo stesso era disperato per quello che stava accadendo sulla Terra. Appena Furina si svegliò le prese le mani tra le sue e guardandola dritta negli occhi le disse: «Il tempo che abbiamo vissuto insieme è stato il più bello della mia vita, tu mi hai insegnato la gioia, il tuo modo di ridere è stata la musica più bella che io abbia mai udito. Hai sempre avuto cura di tutto quello che ti circonda e io ho imparato che il rispetto è il bene più prezioso che chiunque possa avere. Ora però è giunto il momento che io torni a Virlandia e solo quando sarò riuscito a ripristinare il giusto ordine delle cose allora potremo tornare insieme e accogliere con gioia tutto quello che il futuro ha in serbo per noi. Qui lascio la parte più preziosa che ho: il mio amore per te.» Furina non poté rispondere, la partenza del suo amato Viro avrebbe potuto essere il tragico epilogo della loro felice vita insieme e lei non riusciva neppure a immaginare di rimanere da sola. Si abbracciarono per un tempo infinito che però scappò dal loro cuore in un battibaleno. Viro triste ma determinato partì per il viaggio più difficile e impegnativo della sua vita. Appena i radar del generale Herpetius intercettarono l'elicottero, nel palazzo di Hypossimia squillò il telefono. «Viro è tornato» «Generale catturatelo e portatelo da me!» Hypossimia era al settimo cielo. «Ti sei stancato finalmente di fare il vagabondo!» il suo tono era pacato ma per niente amichevole. «Ti sbagli! Sono tornato per un'unica ragione, per riprendermi ciò che mi spetta di diritto: IL MIO REGNO!» «Vedo che ti sta tornando un pochino di sale in zucca. Ho atteso questo momento per troppo tempo ma ne è valsa la pena. Ora finalmente potremo sposarci e regnare felici.» Hypossimia era sicura di aver vinto la partita, già si vedeva incoronata al fianco di Viro. «Cosa stai dicendo? Sei completamente impazzita! Credi davvero che potrei sposare una come te? Io amo Furina. Fine della discussione!» Viro era furibondo. Hypossimia dopo un momento di smarrimento, appena realizzò appieno ciò che stava accadendo, livida e traboccante d'odio gridò: «Guardie, prendete questo lurido impostore e chiudetelo in prigione! Per te piccolo e insignificante Viro penserò a una morte atroce!»
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