Da Pinzano a Ragogna, un mondo d’acqua fra sorgenti e sacrari

Un suggestivo itinerario che si snoda lungo il fiume più importante della regione toccando posti storici e punti panoramici che spaziano dalla Val d’Arzino all’Adriatico 
Cristina Favento

I luoghi fra Pinzano e Ragogna sono regni di natura e memoria. Ricchi d’acqua, sono contraddistinti dal passaggio del Tagliamento, da rilievi collinari che sono piacevoli balconi sulla piana friulana, da freschi boschi e aree ad alto grado di biodiversità. Sono luoghi segnati dalla Grande Guerra, le cui tracce sono custodite in un museo dedicato e segnalate nei percorsi a cielo aperto fra monumenti e trincee.

L’itinerario parte dalla via XX settembre, a Pinzano. Lasciata l’automobile in un parcheggio davanti alle poste, si sale lungo la via Castello verso le rovine del maniero medievale cittadino (287 m). Ammirato il panorama, si scende dal sentiero dietro al castello, verso la Val d’Arzino, sino una fonte-monumento sulla statale, da attraversare con cautela. Si intercetta quindi il sentiero Cai che porta prima alla sorgente “Pociut” e poi al Sacrario germanico di Col Pion, mausoleo mai terminato che avrebbe dovuto custodire le spoglie di migliaia di soldati tedeschi e austriaci caduti nella Prima Guerra mondiale. Da qui, dei brevi sentieri permettono, a chi fosse stanco, di scendere velocemente a Pinzano, riprendendo la via XX settembre verso il punto di partenza.

Poco distante dal sacrario, un sentiero Cai scende invece fino al ponte di Pinzano sul Tagliamento. Attraversatolo, dopo un breve tratto su asfalto, s’imbocca il sentiero che sale a sinistra verso il Castello di Ragogna, recentemente ristrutturato e aperto al pubblico nei pomeriggi estivi del weekend.

Chi lo desidera, può proseguire da San Pietro, imboccando il sentiero che parte da via dei Roncs, verso il Monte Ragogna (512 metri), che conserva i resti di un complesso fortificato. Salendo, la vista si apre sugli abitati, sull'anfiteatro morenico e sul solco scavato dal Tagliamento, spaziando dalla Val d'Arzino al mare Adriatico, dalla pianura pordenonese alle Dolomiti friulane. Dopo aver attraversato via del Monte ci si congiunge al sentiero segnalato delle creste, che arriva fino all’abitato di Muris, a circa 2 chilometri dal lago di Ragogna. Volendo raggiungerlo senza dover poi tornare sui propri passi, sarebbe bene lasciare parcheggiata lì una seconda macchina di appoggio per poi tornare al punto di partenza. In alternativa, c’è un’agevole pista forestale che costeggia il monte, senza risalirlo.

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