L'assenza di relazioni e gli animi smarriti

Un mese di assenza di relazioni umane autentiche portano con sé quello che vediamo oggi. Confusione. Frustrazione. Rabbia alle volte. Smarrimento.
La solitudine in una illustrazione simbolica realizzata da Dodoedro
La solitudine in una illustrazione simbolica realizzata da Dodoedro

TRIESTE Le relazioni umane, quelle autentiche, paiono essere ottimi sistemi che la natura ha individuato per aiutare l’uomo, non tanto in quanto uomo ma in quanto essere vivente. La parola di sicuro aiuta la relazione. Un mese di assenza di relazioni umane autentiche portano con sé quello che vediamo oggi. Confusione. Frustrazione. Rabbia alle volte. Smarrimento. Lo leggiamo sui social, lo vediamo nei comportamenti delle persone che non appena hanno un minimo di possibilità evadono dalla condizione precedente alla ricerca di una qualche forma di piccola libertà a scapito della salute propria e altrui. Lo vediamo nella confusione che abbiamo leggendo continuamente e paragonando la nostra italiana con quella di Francia, Germania, o Cina. Confrontare situazioni così diverse non fa altro che aumentare la confusione. Paragoniamo le aperture e ci sforziamo per trovare l’escamotage migliore per evadere.

La compressione a cui eravamo, e siamo tutt’ora, costretti genera anche rabbia e insofferenza; la mancanza di empatia innesca la miccia. Da quando c’è il divieto a correre siamo tutti corridori, tutti andiamo a messa ogni domenica, andiamo tutti a nuotare: una volta messo un divieto, ci si scatena per superarlo. Intendiamoci non è che io me la passi meglio: vivo come tutti nelle medesime costrizioni e mi limito a guardare questo momento. Uno dei più critici in assoluto, per cui vale la pena fermarci e cercare di riconoscerci al di là delle emozioni negative che ci pervadono, emozioni che non risolvono i problemi tuttalpiù li ingigantiscono. —

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