Quella parola adottata dallo Zingarelli ma con due zeta
Per i triestini l'osmiza è sentita come qualcosa di piacevolmente informale. Fino a qualche anno fa, prima della comparsa dei turisti e di internet in scena, questa tradizione era un'espressione piuttosto “riservata” del territorio, aperta ma allo stesso tempo confidenziale. Anche perché non sempre facili da trovare, molte osmize rimanevano appannaggio dei conoscitori ed era difficile incontrare “foresti” in osmiza, se non accompagnati dai locali.
Dal 2019, invece, per la prima volta è sancita formalmente l'esistenza della parola “osmizza” nella lingua italiana da uno dei suoi custodi storici: lo Zingarelli, “il” dizionario. In questa bibbia linguistica, che attualmente registra oltre 140 mila lemmi, è comparsa quest'anno quasi a suggellarne il successo nazionale (sebbene sia stata scritta con due zeta, causando scompiglio fra i triestini).
Si aggiunge alla collezione di parole giuliane già entrate di diritto nell'orbita nazione, da jota a bora, da mulo a pinza. Complice, forse, anche il fatto che uno dei curatori del dizionario Zingarelli, da oltre 20 anni, è triestino: il lessicografo Mario Cannella. —
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