Quel balcone sul golfo sotto la pergola: un rifugio nel bosco vicino alla città

A Vignano, nel Muggesano, molto frequentata la “frasca” di Kaucic che offre anche uova strapazzate con salsicce 

Se si dovesse spiegare a uno straniero, magari americano, cosa sono le osmize, una buona definizione potrebbe essere “sono il contrario del fast food”, oasi spazio-temporali poco fuori città nelle quali è come entrare in casa di qualcuno che ti apre la porta, assieme ad altri che non conosci. I rapporti sono semplici, l’etichetta intuitiva. A ben vedere, sono le antesignane dei fast food, con quell’usanza di scrivere il menù sulla lavagna (niente di elettronico o luminoso, s’intende) e la tradizione di prendersi da mangiare da soli, non panini o patatine con il ketchup ma taglieri di salumi, “ovi duri” e brocche di vino.

Tradizioni che sono le regole delle osmize, tanto più di quelle più piccole che hanno mantenuto integri identità, valori e principi. Piccola ma davvero unica è l’osmiza Stoka nel borgo storico di Contovello, un vero e proprio rifugio di pace, all'ombra di una pergola con vista mare che si riempie all’inverosimile in occasione della Barcolana ma che, a regime normale può ospitare circa 90 persone. Qui tutto parla di rispetto verso le tradizioni, dall’uso di materiali autoctoni per creare un ambiente il più possibile ossequioso verso la storia centenaria della casa, ai prodotti che vengono serviti agli “osmizari” frutto di una rigida selezione della signora Elviana. L’osmiza Stoka sarà aperta da oggi al 25 aprile ma, avvisa Elviana, è bene telefonare prima (telefono 040 225859, 3339029336) perché non avendo posti al coperto, l’apertura è soggetta al meteo favorevole. Punto di forza dell’osmiza Stoka, oltre alla incomparabile vista, sono i formaggi che provengono dalla produzione di Dario Zidaric di Prepotto, celebre per lo Jamar e per il Tabor, ma divenuto ormai una star per chi è alla ricerca di prodotti veraci nei quali si sente tutta la genuinità e la fragranza del fieno e delle erbe aromatiche del Carso. Ma non solo. La signora Elviana, che ha coinvolto tutta la parte femminile della famiglia nella gestione, cura con particolare attenzione i dettagli, dai piatti di legno decorati a mano da lei stessa nella stagione invernale, alle barchette di bambù nelle quali mettere le olive di sua produzione, come i carciofi e le verdure dell’orto. Chi sarà ospite dell’osmiza Stoka in aprile troverà anche il finocchietto selvatico in polvere e foglie sui formaggi con miele e noci.

Tutto ciò che dovrebbe essere una osmiza si riassume da Dean Verginella, sempre a Contovello (telefono 348 8049335) aperta da Pasquetta al primo maggio: vista mozzafiato su tutto il Golfo di Trieste, salumi rigorosamente di casa, ambiente informale e una discreta lontananza da tutto quello che rappresenta stress e tensione. La perfezione, fino a qualche tempo fa, era raggiunta grazie alla possibilità di gustare i prodotti proprio tra i filari di vigna, particolarità più unica che rara oggi sacrificata alla necessità di installare la cantina sul versante marino. Resta però in assoluto una delle più belle terrazze sul mare con dei tramonti che solo Trieste può regalare. Qui si gustano ottimi formaggi e tutti i tipi di salumi che il maiale può dare, dai salami all’ossocollo, dal prosciutto alla pancetta, con una particolarità che è la lonza con la cotenna. Il signor Dean, che ha aperto l’osmiza nel 2007, da poco ha avviato un esperimento che darà i suoi frutti a partire dal prossimo anno: la produzione di culatello, prestigioso salume tipico del Modenese. Per quest’anno solo sei pezzi, chi prima arriva… Dai Verginella è anche possibile acquistare olio di oliva, ricavato dalla spremitura delle olive Bianchera e, a fine maggio, ciliegie a volontà (stagione permettendo). In giugno, pesche con il vino per chiudere in bellezza e allegria il pomeriggio o la serata. A Vignano, piacevole enclave rurale in prossimità della zona industriale muggesana, tra l’interessante sito naturalistico dei laghetti delle Noghere e la valle del Rio Ospo si trova l’osmiza Kaucic (telefono 340 6577747) che per mantenere l’ambientazione rustica ha scelto di conservare gli attrezzi agricoli vecchio stile in un cortile al quale si accede percorrendo una pittoresca salita. L’offerta è ampia e di buona qualità, con tanti affettati gustosi, sottaceti, palačinke e una inedita frittata o, meglio, uova strapazzate, con la salsiccia. Per i puristi delle regole auree delle osmize, è al limite di ciò che è permesso, essendo cucinata: sarà per questo che è così buona! Il signor Kaucic vende anche miele prodotto dall’azienda agricola il cui cavallo di battaglia è quello di marasca dal nettare dei fiori di ciliegio canino, che fiorisce i primi giorni di aprile nelle zone del Carso più vicine al mare. —


 

Riproduzione riservata © Il Piccolo