Svelato il nuovo volto della Transalpina a Gorizia: un’opera da 4,2 milioni
Nuova pavimentazione, fontane, trenta nuovi alberi e tante panchine: gran parte delle finiture arriva da aziende situate entro un raggio di 100 km
«Questo progetto è un unicum nel territorio dell’Unione europea. È la prima volta che due Stati diversi si impegnano per realizzare, assieme, un’opera a cavallo di un confine. È eccezionale quanto è accaduto».
Non ha avuto dubbi Aleksander Jevšek, ministro sloveno per la Coesione sociale, nel definire l’enorme potenziale simbolico di piazza della Transalpina. Oggi, 30 gennaio, è stato presentato il nuovo volto dell’area-simbolo della caduta del confine. Un momento dall’alto peso specifico a pochissimi giorni ormai dall’inaugurazione della Capitale europea della cultura. «Non è un caso - ha proseguito - che la ristrutturazione di questo spazio comune sia consideraro progetto di importanza strategica nel Programma sloveno di coesione europea 2021-2027».
Ad aprire la sfilza di interventi Paolo Petiziol, presidente del GectGo. Si è complimentato per l’aspetto della nuova piazza e ha evidenziato che «ciò che accadrà nei prossimi giorni sarà qualcosa che ricorderemo a lungo. L’evento dell’8 febbraio sarà il preludio alla rinascita del territorio».
Per la riqualificazione sono stati spesi 4,2 milioni di euro: la Transalpina, oggi, si presenta con una nuova veste, con una pavimentazione in pietra, con due fontane poste ai lati in un ambiente perfettamente a misura di pedone e di ciclista.
«Credo - le parole del sindaco di Nova Gorica, Samo Turel - che, grazie a questi lavori, si sia rafforzato il ruolo simbolico di questo luogo. E vorrei ringraziare tutti, perché l’intervento è terminato entro i termini previsti. Non è stato facile ma ce l’abbiamo fatta. Insieme». Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, non ha nascosto che la sfida era difficile. «Ma siamo riusciti a lavorare di squadra e un grazie immenso va al GectGo e alla Regione. Questa piazza unirà, ancor di più, i due popoli».
Tomaž Konrad, vicedirettore del GectGo, ha parlato di «due anni molti intensi. Oggi, abbiamo questa piazza-cerniera che invita a socializzare. Non è stato semplice mantenere i curiosi al di fuori dell’area del cantiere: per molti turisti, la piazza transfrontaliera rappresenta un luogo di visita imprescindibile. Lo spazio è già tornato ad essere aperto al pubblico. Sono stati aggiunti 30 alberi, fontane e panchine. Non posso che ringraziare i Ministeri sloveni e la Regione».
Più tecnico l’intervento di Matej Klanjscek. È stato lui a gestire, nella concretezza, l’investimento relativo alla Transalpina. «La progettazione è, ufficialmente, iniziata il 2 giugno 2023 con l’elaborazione del progetto definitivo, seguito da quello esecutivo. All’inizio di ottobre 2023, tutti gli enti coinvolti hanno espresso parere favorevole. Ci sono voluti 18 mesi - le sue parole - per completare l’opera. Mancano ancora alcuni dettagli minimi, come la semina dell’erba, ma il grosso dell’intervento è fatto. Qui, si sente lo spirito mitteleuropeo».
Per la Regione, ha presenziato l’assessore alle Finanze Barbara Zilli. Non ha esitato a definire l’appuntamento un «momento solenne». «Il criterio fondante di questa piazza è la coesione che significa legame. Qui, si respira il vissuto di queste terre, con la vecchia stazione, i segni lasciati dalla storia, le strade, gli spazi. Da questo luogo rinnovato prende ancora più slancio un messaggio senza confini, trasmesso da genti e popoli diversi uniti dal desiderio di conoscere e scoprire questo pezzo d’Europa».
Il successo del progetto - è stato evidenziato a margine dell’inaugurazione - è il risultato di una «straordinaria sinergia» fra le amministrazioni di Gorizia e di Nova Gorica, supportate da numerosi enti e professionisti provenienti da entrambe le nazioni. È stata posta grande attenzione alla scelta dei materiali: la pietra carsica Repen, simbolo del territorio, è stata selezionata per la sua qualità e sostenibilità. Gran parte delle finiture proviene da aziende situate entro un raggio di 100 chilometri, riducendo in maniera significativa l’impatto ambientale dei trasporti. La diversità legislativa delle normative tecniche fra i due Stati ha richiesto un accurato coordinamento: coordinamento che si è tradotto im una gestione ottimale dei materiali e dei fornitori.
A seguire – sempre sotto il coordinamento del GectGo - partirà la riqualificazione della fascia verde che da via san Gabriele/Erjavčeva ulica si estende verso la piazza. Il progetto, del valore complessivo di 964.310 mila euro (con fondi comunitari europei per parte italiana e fondi del Comune di Nova Gorica per parte slovena), prevede il rifacimento del parcheggio di via Catterini e la sistemazione dell’area verde lungo la linea di confine. Il muretto confinario verrà demolito in concomitanza di futuri attraversamenti pedonali mentre alcuni pezzi della vecchia recinzione saranno reinstallati come memento. —
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