Gorizia, un obelisco di dieci metri a pochi passi dall’ex confine

Verrà realizzato in primavera vicino a via Kugy. Sarà il “faro della pace” realizzato in acciaio e vetro dalla triestina Celia Stefania Centonze

Francesco Fain
Il rendering dell’obelisco che sarà installato nelle vicinanze di via Kugy accanto al confine Foto Roberto Marega
Il rendering dell’obelisco che sarà installato nelle vicinanze di via Kugy accanto al confine Foto Roberto Marega

«Stiamo per stupirvi con gli effetti speciali». E sorride di gusto. Ha esordito così, il sindaco Rodolfo Ziberna, presentando ieri mattina la maxi-opera d’arte che verrà installata alla Casa Rossa. Si chiamerà “Go!Pharus”: si tratta di un obelisco che avrà un’altezza che sfiorerà i dieci metri (9,75 per essere precisi al centimetro) e avrà una pianta quadrata di 2 metri e mezzo per lato. Sarà impreziosito da un intervento artistico di Marco Nereo Rotelli che dipingerà sull’obelisco versi dedicati alla pace, tratti dalle opere di alcuni dei più grandi poeti italiani e sloveni, fra cui Giuseppe Ungaretti, France Prešeren, Carlo Michelstaedter e France Bevk. Le loro parole, dipinte sul vetro, si trasformeranno in un messaggio di incontro e di solidarietà fra i popoli. Sono previsti anche interventi musivi artistici realizzati dalla “Fondazione bambini e autismo” di Pordenone che ha fondato, nel 2004, l’Officina dell’arte, un luogo di inclusione pensato per le persone autistiche, in cui operano anche persone neurotipiche.

Un luogo speciale

«Il percorso - ha spiegato il sindaco - è partito otto mesi fa. Installeremo l’obelisco in un luogo speciale, che è stato il simbolo del transito fra Italia e Jugoslavia. Non solo: in quel piazzale i goriziani sono stati testimoni della guerra civile che scoppiò al di là del confine. Un luogo fortemente simbolico. L’obelisco ha un profondo significato in quanto inno alla vita che impreziosirà quest’area». Ha fatto eco l’assessore comunale ai lavori pubblici, Sarah Filisetti. «Sin dall’inizio, avevamo annunciato che Casa Rossa sarebbe stata non solo un piazzale riqualificato ma anche un luogo d’arte. L’obelisco veicolerà un messaggio di pace con richiami alla cultura del territorio. Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto: i tempi sono stati velocissimi».

La presentazione dell’iniziativa in municipio a Gorizia Foto Roberto Marega
La presentazione dell’iniziativa in municipio a Gorizia Foto Roberto Marega

L’artista triestina

Ideato dall’interior designer e artista triestina Celia Stefania Centonze, fondatrice dello studio di architettura e interior design Plateam di Milano, l’obelisco sarà un «faro di civiltà», un riferimento per la città e un monito per il futuro, ricordando l’importanza di superare i confini, non solo geografici, ma anche mentali e culturali. «Sono molto onorata di aver avuto tale opportunità - le parole della creatrice -. Questa scultura è stata pensata per questo luogo e, qui, rimarrà anche dopo Go!2025. Vuole essere un monumento che simboleggia l’unione fra i popoli. Ho sempre visto questa città - ha confessato - con grande amore e profondo rispetto. Qui, ho passato la mia infanzia. All’inizio, avevamo ideato un obelisco più basso, poi si è deciso di enfatizzare la sua forma slanciata. Sarà realizzato in acciaio e vetro, sarà attraversabile e si potrà camminare all’interno per godere delle rifrazioni». Sulla sommità, ci sarà un laser che punterà verso il Castello unendo le bandiere italiana e slovena. Le tempistiche? L’opera sarà realizzata nel corso della primavera e i versi dei poeti verranno dipinti».

Caleidoscopio di sfumature

Altra caratteristica: i suoi vetri cromatizzati rifletteranno i raggi solari, creando un caleidoscopio di sfumature che si diffonderà nello spazio circostante. La luce e i colori trasformeranno l’obelisco «in un’esperienza sensoriale unica, coinvolgendo cittadini e turisti in un suggestivo gioco di riflessi e bagliori dinamici», è stato detto nel corso della conferenza stampa di ieri mattina.

Spesa di quasi 200 mila euro

L’opera d’arte sarà finanziata a valere sul programma regionale Fesr 2021/2027 nell’ambito degli interventi relativi alle aree urbane caratterizzati da animazione territoriale, interventi infrastrutturali di miglioramento della mobilità e di rigenerazione urbana, come previsto nella strategia di sviluppo urbano integrato sostenibile presentata dal Comune alla Regione. La spesa stimata, per la progettazione, realizzazione, installazione dell’opera e collaudo della stessa è di 198.860 euro: una somma che rientra nel quadro economico della riqualificazione del piazzale della Casa Rossa. 

 

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