Gorizia in vetrina a Milano, autori e artisti raccontano la Capitale della Cultura
Scrittori e giornalisti del territorio nel capoluogo lombardo presenteranno le storie intrecciate al nostro confine
Raccontare a Milano la capitale europea della cultura Go!2025 è portare nel cuore dell’Italia la storia di una città che ha vissuto l’esperienza quotidiana del confine, segnata da divisioni, incontri e cambiamenti: Gorizia e Nova Gorica, per decenni separate da una frontiera, hanno saputo trasformare le ferite del passato in un ponte e oggi si presentano insieme, per far dialogare le proprie identità, nella consapevolezza che conoscersi e raccontarsi reciprocamente è il primo passo per costruire un futuro comune.
È lo spirito, rammentato dall’assessore regionale alla Cultura Mario Anzil, con cui Milano accoglie, dal 10 al 22 febbraio, un cartellone di eventi pensato per dare spazio ad alcune tra le voci che hanno saputo interpretare meglio l’unicità di questo territorio di frontiera: il Premio Campiello Federica Manzon, il cartoonist Francesco Tulio Altan, il musicologo Quirino Principe, gli scrittori e giornalisti Paolo Rumiz, Mauro Covacich, Toni Capuozzo, Gian Mario Villalta e Tullio Avoledo con il suo ultimo thriller, la giornalista e saggista Greta Sclaunich, Carlo Michelstaedter, Demetrio Volcic, Tullio Crali e Leonor Fini, il regista Gabriele Salvatores.
Dodici giornate con grandi protagonisti, che poco dopo l’inaugurazione ufficiale di GO! 2025 – in programma sabato 8 febbraio – animeranno due luoghi simbolo della città meneghina: la Libreria Mondadori Duomo, che accoglierà gli incontri in calendario dal 10 al 16 febbraio, e la Libreria Bocca, che ospiterà la seconda parte del cartellone, da lunedì 17 a sabato 22 febbraio.
“Un viaggio da fare 2025. Friuli Venezia Giulia e GO! 2025 verso una cultura di frontiera”, questo il titolo della rassegna promossa dal nostro Assessorato regionale alla cultura, con la direzione artistica di Massimiliano Finazzer Flory, si aprirà lunedì 10 febbraio, alle 12, con un appuntamento nel segno del gusto, con lo chef stellato friulano Andrea Berton e la sua filosofia legata a una cucina che si rinnova continuamente, come raccontato nel libro-memoir “Non è il solito brodo” (Mondadori Electa).
Nella stessa giornata, alle 18, l’inviato e scrittore Toni Capuozzo guiderà il pubblico in un viaggio tra le storie di confine, che sarà seguito dalla presentazione del romanzo “Alma” di Federica Manzon (Feltrinelli), vincitore del Premio Campiello. Martedì 11 febbraio il Giorno del Ricordo verrà commemorato con la presentazione del saggio “Le foibe spiegate ai ragazzi” di Greta Sclaunich (Piemme).
Il programma proseguirà con una serie di appuntamenti dedicati ai grandi pensatori e autori legati alla cultura di frontiera: il 12 febbraio si renderà omaggio a Carlo Michelstaedter con il filosofo Quirino Principe e a Demetrio Volcic, indimenticabile narratore dell’Est Europa durante la Guerra Fredda, con il giornalista Paolo Possamai, direttore editoriale di Nord Est Multimedia; il 13 febbraio Paolo Rumiz e il giornalista sloveno Ervin Hladnik Milharčič discuteranno del futuro dell'Europa e dei nuovi muri invisibili che si stanno innalzando, a partire dall’ultimo libro di Rumiz, “Verranno di notte. Lo spettro della barbarie in Europa” (Feltrinelli).
Tra le incursioni nella narrativa e nella saggistica contemporanea anche la presentazione del thriller “Come si uccide un gentiluomo”, di Tullio Avoledo (Neri Pozza) e un focus sulla “Trilogia triestina: Svevo, Joyce, Saba” di Mauro Covacich. Da non perdere inoltre, sabato 15 febbraio alle 10, l’incontro con il disegnatore Francesco Tullio Altan e, alle 18, il dialogo con lo scrittore Paolo di Paolo “L’alba dopo la fine della Storia”.
La seconda parte della rassegna sarà l’occasione per approfondire alcune tra le esposizioni promosse in questi mesi in collegamento con gli eventi di GO! 2025, a cominciare dalla mostra “Ungaretti poeta e soldato. Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia”, che offrirà lo spunto al poeta e scrittore Gian Mario Villalta per un excursus storico-letterario sull’autore e sul suo rapporto con il territorio.
«Con questa iniziativa vogliamo riflettere sul tema dei confini, sconfinamenti e riconfinamenti: un viaggio da fare dentro di noi, per scoprire che, come dice Magris, siamo sempre anche dall’altra parte della frontiera - è la precisazione del curatore Finazzer Flory -. Con questi incontri vogliamo esplorare storie, lingue e culture che s’intrecciano in una terra storicamente segnata da passaggi e contaminazioni, e farlo attraverso la voce di scrittori, artisti e intellettuali che con il confine, e con il suo superamento, si sono confrontati e ne hanno fatto tema di ricerca e narrazione». —
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