Scatta il reclutamento dei volontari per Go!2025

L’appello è rivolto prima di tutto ai giovani, meglio se con buona conoscenza delle lingue straniere, ma non solo a loro

Francesco Fain e Marco Bisiach
Gli striscioni dedicati a Go!2025 (Tibaldi)
Gli striscioni dedicati a Go!2025 (Tibaldi)

 

“Diventa un eroe senza confini”. È lo slogan, sicuramente accattivante, che contrassegna la campagna, lanciata dall’ente sloveno Go!2025, per reclutare volontari da impiegare in vari settori, a seconda delle capacità e dei talenti dei singoli, per assicurare il successo della Capitale europea della cultura. È quindi partita la caccia ai “Borderless Heroes”: niente a che vedere con i mitici personaggi della Marvel, ma cittadini di buona volontà che vogliono mettersi a disposizione di Gorizia e di Nova Gorica e accrescere il proprio bagaglio di esperienze.

Gorizia si veste di color smeraldo: insegne Go!2025 nei punti d’accesso
La città si colora di Go!2025 (Tibaldi)

E guai a pensare che l’appello sia rivolto solo a giovanissimi “angeli custodi” della Capitale. «Al contrario, il bando si rivolge a volontari e volontarie senza genere e senza età - racconta la direttrice del Gect Go Romina Kocina -. Penso ad esempio che molti pensionati potrebbero essere delle figure preziosissime grazie alla loro conoscenza della città, della sua storia, delle sue tradizioni e della sua identità. Immagino queste persone come delle vere e proprie guide, ambasciatori di questa terra per chi arriva da lontano. Anche per questo non si ricercano competenze specifiche, ma essenzialmente disponibilità a offrire il proprio tempo».

Certo, poi, va da sé che anche giovani competenti, motivati e aperti a nuove esperienze rappresentano volontari ideali. «In assoluto questa avventura sarà per i volontari un orgoglio, quello di far parte di un progetto e un momento storici per il territorio – dice Kocina -. Nel caso di ragazzi e ragazze, magari in grado di parlare o di apprendere rapidamente più lingue, e di interfacciarsi con le persone, diventare volontari di Go! 2025 permetterà anche di costruire una rete di conoscenze, e capire meglio i propri interessi e le proprie capacità. Tutte cose utili e importanti per il loro futuro personale e professionale».

Per ora, l’iniziativa viene pubblicizzata solamente sul sito web di Go!2025: lì ci sono tutte le informazioni utili per lanciare la propria candidatura. C’è anche una breve descrizione dell’iniziativa e delle finalità che ne stanno alla base. «Nell’ambito della Capitale europea della cultura - si legge nel bando - abbiamo preparato una soluzione integrata per il volontariato nel campo della cultura. In collaborazione con la Fondazione BiT Planota, lanciamo un servizio di volontariato e una piattaforma per mettere in contatto i volontari con le organizzazioni che operano nel campo della cultura».

Perché lanciarsi in questa avventura? «I volontari - spiega l’ente organizzatore assieme al GectGo - diventeranno una parte fondamentale del progetto della Capitale. Offriranno il loro aiuto nell’organizzazione degli eventi, nei punti informativi, nella logistica e nella comunicazione. Partecipare al progetto Borderless Hero può essere un’esperienza preziosa perché permette di andare dietro le quinte della Capitale europea della cultura, consente di vivere un’avventura unica e può far acquisire nuove competenze oltre a permettere di ampliare la propria rete sociale. Non perdete l’occasione di far parte di qualcosa di grande: unitevi a noi e fate parte della storia».

Ma che tipo di ruoli è necessario coprire? Le richieste abbracciano venti settori o aree di interesse che dir si voglia: cibo e vino; mostre e convegni; accompagnamento di persone con difficoltà motorie; biglietti e guardaroba; fotografia, video e design; assistenza ospiti; supporto al lavoro di montaggio e smontaggio di stand; comunicazione e media; logistica e trasporti; musica; sport; tour delle città; teatro, danza, cinema; primo soccorso; ambiente e sviluppo sostenibile.

Nella domanda che si trova, come detto, sul sito web di Go!2025 e va, oltre (chiaramente) ai dati anagrafici, bisogna indicare quali lingue straniere si conoscono; se si ha la patente di guida; quali sono le competenze (intese come conoscenze e esperienze); se ci sono state già state esperienze di volontariato nel passato, soprattutto nel comparto culturale. L’obiettivo, insomma, è organizzare un piccolo esercito di attrezzati volontari, preziosi per supportare gli oltre mille eventi programmati per l’anno prossimo. —

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