Gli “angeli custodi” di Go!2025: ecco come diventare volontari della Capitale europea della cultura
Chi parla più lingue si interfaccerà con i visitatori. Chi possiede abilità manuali, sarà prezioso per allestire gli stand
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Possiamo chiamarli gli “angeli custodi” di Go!2025. O meglio, per usare la definizione ufficiale, gli “eroi senza confini”. Sono loro, i volontari della Capitale europea della cultura: ragazzi e ragazze, uomini e donne, goriziani e novogoricani che, a partire dalla grande inaugurazione di domani e per tutto l’anno, accompagneranno seppur magari dietro le quinte e in modo nascosto e silenzioso le tantissime iniziative di Go!2025.
Anche per loro il conto alla rovescia è terminato, dopo essere iniziato nelle scorse settimane (e per qualcuno anche prima) rispondendo alla chiamata del bando pubblicato sul portale ufficiale della Capitale. Lo Javni Zavod Go! 2025 - l’ente sloveno individuato come capofila della gestione operativa della manifestazione - ha dato l’incarico di seguire il bando e la formazione alla fondazione sloven BiT Planota.
Il Gect Go si è occupato invece di supportare i processi di inclusione dei volontari italiani. E anche il Comune di Gorizia ci ha messo del suo, attivandosi per avvicinare tanti giovani all’avventura che partirà ufficialmente sabato. Un perfetto gioco di squadra, insomma.
Al momento, a poche ore dall’inaugurazione ufficiale e dall’arrivo di Presidenti della Repubblica e ministri, sono stati coinvolti e formati 65 volontari, in gran parte giovani o giovanissimi, ma tra loro ci sono anche una trentina di over 35.
Le donne e le ragazze sono in netta maggioranza: 46, a fronte di 19 uomini. E e in questa fase i volontari arrivano soprattutto dalla Slovenia. Sono ben 48 coloro che si sono messi a disposizione da oltreconfine, mentre 9 sono gli italiani.
A essere rappresentati nella pattuglia dei “Borderless hero”, però, non sono solo i due Paesi che si sono visti assegnare il titolo di Capitale europea della cultura. I volontari infatti provengono anche da nazioni più lontane: ci sono tre cittadini serbi, ma anche uno a testa per Bosnia, Palestina, Venezuela, Macedonia e Russia.
Questa squadra è in parte figlia del gruppo di volontari che già lo scorso autunno (tra il 9 e il 12 ottobre) ha preso parte all’esperienza dell’Ecoc Family Meeting, l’appuntamento che vide arrivare in riva all’Isonzo le delegazioni di altre capitali europee della cultura. Per tutti gli altri invece il viaggio comincerà davvero solo domani, per proseguire volendo per tutto il 2025. «Già, perché la ricerca dei volontari non si esaurisce certo con l’inaugurazione – racconta Chiara Isadora Artico, consulente del Gect Go per la partecipazione e l’inclusione dei cittadini -. In questa fase la formazione si è concentrata sulle esigenze della giornata dell’8 febbraio, ma chi lo vorrà potrà continuare a candidarsi nei prossimi mesi, partecipando alle iniziative, ai progetti e agli eventi che più si avvicinano ai suoi interessi e alle sue caratteristiche».
Ma come si diventa volontari di Go!2025?
Una volta cliccato sul link presente sul sito www.go2025.eu si compila un questionario nel quale si indicano competenze, caratteristiche, disponibilità ed aree di interesse. Si va dalla logistica alla comunicazione, dall’arte alla musica, dalla logistica all’enogastronomia, solo per fare pochi esempi tra decine di possibilità. Ad una prima formazione di carattere generico, sui diritti e doveri del volontario e sulla sicurezza, seguono di volta in volta formazioni più specifiche in base agli eventi e alle iniziative.
«L’obiettivo era coinvolgere un centinaio di volontari nell’arco dell’anno – racconta ancora Chiara Isadora Artico -, basandoci anche sull’esperienza analoga di Novi Sad, particolarmente virtuosa dal punto di vista del volontariato. Allora i partecipanti furono 900, in una realtà circa dieci volte più grande di Gorizia e Nova Gorica. Siamo davvero sulla buona strada».
Chiunque può dare il suo contributo, dallo studente giovanissimo alla casalinga fino al pensionato: chi parla più lingue potrà interfacciarsi con gli ospiti, chi ha specifiche competenze tecniche potrà metterle a disposizione della macchina organizzativa o di questa e quella associazione.
Chi ha “solo” del tempo e tanto entusiasmo da spendere, potrà comunque mettersi al servizio dedicandosi a mansioni più prettamente pratiche, come la distribuzione dei gadget o l’allestimento degli spazi per gli eventi, giusto per fare qualche esempio. Perchè non conta in fondo tanto quel che si fa, ma lo spirito con cui lo si fa. E tutti, in occasione di Go!2025, possono essere, o diventare, eroi senza confini.
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