Boom di case vacanza a Gorizia: l’effetto Go!2025 traina gli affitti brevi
Crescita esponenziale in pochi mesi. Su Airbnb, Trivago e Booking.com pubblicati centinaia di annunci. E per trovare posto bisogna giocare d’anticipo
Da un minimo di 158 euro a un massimo di 600 per due notti. È questa la forbice che deve tenere in considerazione una coppia che decida di venire a Gorizia nei giorni a cavallo dell’inaugurazione della Capitale europea della Cultura 2025 per soggiornare in una casa vacanza. Il countdown dice che alla data dell’8 febbraio mancano ormai 25 giorni e la domanda che tutti si pongono è sempre la stessa: “La città sarà pronta ad accogliere i visitatori previsti?”. È sotto gli occhi di tutti che la gran parte dei cantieri è ancora aperta, ma a livello di ospitalità come stanno le cose?
Rispetto al passato qualcosa, anzi molto, è cambiato. Gli addetti ai lavori parlano infatti di una netta crescita del numero delle strutture per affitti brevi a riprova dell’interesse e del dinamismo del settore. Su Booking.com la ricerca di una casa vacanze per due persone tra il 7 e il 9 febbraio (un giorno e due notti) porta a un’offerta di 40 strutture, che diventano 41 se si viaggia da soli.
Per AirBnb le strutture si moltiplicano: in questo caso si contano 73 stanze e 202 case, ma il bacino è allargato anche alla Slovenia. Pure su Trivago, digitando “Gorizia” lo sguardo si amplia rispetto a Booking.com. In questo caso però prende in considerazione un’area che arriva fino a Cividale da un lato e fino a Duino dall’altro. Nello specifico, la scelta per le stesse due notti può essere fatta tra 174 strutture, con il prezzo che scende a 116 euro per un appartamento a Salcano e raggiunge i 487 euro per una casa a Portopiccolo; con una media che si aggira attorno ai 240 euro.
Che l’effetto Go!2025 stia trainando il comparto delle case vacanze lo conferma anche il team di Affittofacile Fvg, una realtà di giovani imprenditori nata per aiutare i piccoli proprietari nell’affitto breve delle seconde case. «Quando siamo partiti - spiegano Simone Zucco e Sabrina Rigonat - abbiamo pensato di rivolgerci a un bacino regionale, poi ci siamo accorti che a Gorizia ci sarebbe stato un aumento della domanda, con poca offerta; e, infatti, ci sono molti proprietari di case che si stanno rivolgendo a noi. Siamo in partenza con 25 nuovi immobili e ne abbiamo in fase di valutazione altri 40. Tra promozione, gestione degli ospiti e burocrazia, le persone hanno capito che il mondo degli affitti a breve termine è un lavoro a tempo pieno e non può essere un semplice hobby per arrotondare. Anche noi che abbiamo iniziato con le singole partite Iva ora dovremo strutturarci in una Srl perché si sta ingrandendo tutto».
A certificare questi dati e questa crescita è l’Aigab-Associazione italiana gestori affitti brevi che, a ieri pomeriggio, contava 340 annunci di case per Gorizia e 50 per Nova Gorica. Il dato forse più interessante è quello che riguarda la finestra di prenotazione degli alloggi che, per Gorizia, è di 43 giorni. «Questo dato è cresciuto del 22% rispetto all’anno precedente», ricorda Marco Celani, presidente nazionale delAigab, che poi spiega: «Significa che c’è una programmazione. Di solito più è importante andare in un luogo, più si prenota in anticipo».
La media di permanenza rilevata dall’associazione è di 3 notti con picchi di 3,4 notti nei mesi di gennaio, marzo, aprile e dicembre. Con una curiosità: gennaio dello scorso anno, pur avendo una media di permanenza più alta, ha registrato il picco negativo per giornate di occupazione, solo 32,5% a fronte di una media degli ultimi 12 mesi del 45% e un picco in agosto del 67,1%. Un ultimo dato che può interessare chi ha una seconda casa da affittare è il ricavo medio: che a Gorizia è di circa 12.800 euro l’anno.
«Quella di Gorizia è una situazione stagionale ma dignitosa, comparabile con quella di una città di medie dimensioni. I dati sono interessanti: dicono che il settore dell’accoglienza si sta sviluppando», conclude il presidente Celani. —
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