La svolta di Cisint: «Benvenuto Vannacci»

«Nella mia esperienza politica mi è capitato spesso che le parole

venissero travisate oppure mistificate»

Mattia Pertoldi
Vannacci a sinistra e Cisint a destra
Vannacci a sinistra e Cisint a destra

TRIESTE Liste chiuse per le Europee. Fratelli d’Italia, che ha consegnato gli elenchi soltanto mercoledì pomeriggio, alla fine sceglie di presentare i candidati in ordine alfabetico (tranne per l’unico uscente Sergio Berlato, secondo alle spalle di Giorgia Meloni) e così il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, scala al settimo posto.

La notizia di giornata, però, arriva da Monfalcone e riguarda la Lega. All’interno di un partito che nella stragrande maggioranza dei casi ha preso le distanze da Roberto Vannacci – non ultimo, ieri, il governatore veneto Luca Zaia – la prima vera apertura nei confronti del generale arriva da Anna Cisint. In tanti, infatti, descrivevano il sindaco di Monfalcone come una persona scontenta per il quinto posto tra i candidati del Carroccio. Ma la leghista prima di tutto lo nega – «sono orgogliosa di essere candidata, il partito ha scelto di premiare gli uscenti, io sono la prima dei nuovi volti e comunque i cittadini non votano in base alla posizione» sostiene – e poi parla di Vannacci.

«Nella mia esperienza di sindaco in una città complicata – sono state le sue parole – mi è capitato spesso che le mie dichiarazioni fossero travisate o mistificate. Come primo consiglio, quindi, invito tutti ad andare a leggere in prima persona quello che ha detto il generale». E poi? «Quando qualcuno lotta per la libertà – chiosa Cisint – è sempre il benvenuto».

Una dichiarazione non da poco in questo clima. Certo, il sindaco tiene a precisare che «in Friuli Venezia Giulia siamo ampiamente coperti quanto a candidati capaci con i nomi di Elena Lizzi e Stefano Zannier oltre al mio», ma il dato politico resta e non è banale. Politico, ma anche elettorale. Perché alle Europee si possono dare tre preferenze e sarà anche vero che la Lega regionale ha dato ordine di votare i tre candidati espressione del territorio, ma in fin dei conti chi può vietare a coloro che sceglieranno Vannacci di aggiungere anche il nome di Cisint? Nessuno, la domanda è retorica.

Detto che in casa Forza Italia la numero uno regionale – e sottosegretaria all’Economia e alle Finanze –, Sandra Savino, correrà in seconda posizione a Nord Est dietro ad Antonio Tajani, capolista in tutte le circoscrizioni tranne nelle Isole, interessante è la scelta compiuta da Fratelli d’Italia che, per molti versi, è uguale a quella del Carroccio. Con Meloni che guiderà il partito ovunque, al secondo posto è stato schierato il vicentino Berlato – unico uscente a differenza dei quattro leghisti entrati a Bruxelles nel 2019 e ricandidati –, mentre il resto delle posizioni è stato definito in perfetto ordine alfabetico. Non sorprende, pertanto, che Ciriani sia scivolato in settima posizione alle spalle anche dei veneti Alessia Ambrosi, Antonella Argenti e Silvia Bolla, oltre all’emiliano Stefano Cavedagna.

La sorpresa, invece, è legata al fatto che il sindaco di Pordenone non sarà l’unico candidato espressione del Friuli Venezia Giulia. Alla fine, in particolare, il coordinatore regionale Walter Rizzetto ha convinto a candidarsi anche l’isontina Anna Olivetti. Quarantasei anni, presidente di Ferderfarma Gorizia dal 2021, proverà a staccare un pass per Bruxelles assieme a Ciriani. «Ho sempre ritenuto – si legge sul profilo Instagram di Rizzetto in un post attraverso il quale ne ha ufficializzato la discesa in campo – che la professione di farmacista sia, in primo luogo, vicinanza alla popolazione e ai suoi bisogni con una presenza costante. Nel 2019 mi sono impegnata a realizzare un progetto in tutta Italia che ha formato i farmacisti del territorio ad aiutare le donne vittime di violenza. Voglio portare le mie esperienze sul campo, dietro il banco della farmacia, per rendere l’Europa più vicina ai cittadini italiani».

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