Europee, il duo Rossi-Guerra per i pacifisti di Santoro e la carica dei centristi

Giovanni Tomasin
Alessandra Guerra, ex presidente leghista della Regione Fvg
Alessandra Guerra, ex presidente leghista della Regione Fvg

TRIESTE Il comico anarchico e l’ex presidente di Regione leghista, l’imprenditrice pordenonese e il militante “no green pass” eletto a Trieste. Gli elettori del Nord Est che non si identificano politicamente nelle forze del centrodestra e del centrosinistra avranno soltanto l’imbarazzo della scelta dei loro candidati alle prossime europee.

Partiamo, per comodità, dal centro. Tanto Azione di Carlo Calenda e gli Stati Uniti d’Europa nati dall’accordo fra Italia Viva e + Europa parteciperanno infatti alla tenzone. Per Azione troviamo come capolista lo stesso Calenda, che di recente ha abbandonato gli indugi seguendo l’esempio di Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Nella stessa lista troviamo la triestina Federica Sabbati: liberale militante d’antica data, lavora nel campo dell’energia e vive a Bruxelles assieme alla famiglia.

Saltando agli Stati Uniti d’Europa constatiamo invece che il Nord Est è l’unica circoscrizione in cui il leader di Italia Viva Matteo Renzi non corre: in compenso vi troviamo, in veste di capolista, lo scozzese Graham Robert Watson, già eletto europarlamentare per il Regno unito nelle fila dei liberaldemocratici, ha preso cittadinanza italiana e ora corre per una lista del suo Paese d’adozione. Dal Friuli Venezia Giulia corre con gli “statunitensi” Gabriella Chiellino, affermata imprenditrice pordenonese del settore ambientale.

Ma non di solo centro si vive. A sinistra troviamo infatti la lista lanciata da Michele Santoro (tra i candidati), “Pace Terra e Dignità”. Nella composita scuderia pacifista il Friuli Venezia Giulia è rappresentato da una accoppiata che, ce l’avessero anticipata vent’anni fa, avremmo definito “lisergica”: l’attore monfalconese Paolo Rossi, da sempre orgogliosamente anarchico, e la ex presidente leghista della Regione, Alessandra Guerra. È quest’ultima ad aver avuto una traiettoria politica originale, che nel corso degli anni l’ha vista muoversi sempre più a sinistra, fino all’approdo santoriano.

Chi ancora porta nel cuore le mobilitazioni pandemiche, sarà sollevato dal trovare sulla scheda “Libertà”: si tratta di un listone ombrello fondato dal capolista Cateno De Luca, leader della formazione “Sud chiama Nord” e attuale sindaco di Taormina. Se lo si prende in esame al microscopio, si scoprirà che il simbolo di “Libertà” contiene quelli delle 17 organizzazioni che vanno a comporlo. Si va da “Noi agricoltori” a “Capitano Ultimo” passando per l’Italexit di Gianluigi Paragone. L’elettore del Friuli Venezia Giulia vi troverà almeno due nomi famigliari: quello della ex candidata presidente regionale di “Insieme liberi” Giorgia Tripoli, e quello del consigliere comunale di Trieste Ugo Rossi, esponente dello stesso movimento

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