Trieste al voto, Roberti resta fuori dal Consiglio Fvg, Russo doppia Cosolini

Sorpresa nella civica del presidente: Grilli “esclude” il favorito. Il derby nel Pd premia il vicepresidente uscente dell’aula
Giovanni Tomasin
Lasorte Trieste 03/04/23 - Consiglio Regionale, Elezioni Regionali FVG, Russo
Lasorte Trieste 03/04/23 - Consiglio Regionale, Elezioni Regionali FVG, Russo

TRIESTE I duelli a colpi di preferenze dentro alle liste sono una costante delle elezioni regionali, ma questa tornata elettorale nella circoscrizione triestina ha visto svolgersi un numero inusitatamente alto di “sfide all’Ok Corral”. Nella serata di ieri i numeri sui singoli voti erano ancora parziali, però in molti casi lasciavano intendere l’esito definitivo.

Partiamo dal centrodestra. In Fratelli d’Italia, primo partito della coalizione, i nervi stavano a fior di pelle da settimane. Il derby interno era di quelli rilevanti, e andava in scena fra il consigliere regionale uscente e segretario provinciale Claudio Giacomelli e l’assessore regionale ed ex presidente provinciale Fabio Scoccimarro.

i risultati
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Il palazzo del consiglio regionale a Trieste (Foto montenero)

Nomi di punta del partito, tra i quali era anche questione di misurare il consenso: inesorabile il verdetto delle urne, che ha visto Giacomelli primo di lista con amplissimo margine (1.885 preferenze), seguito con un certo distacco da Scoccimarro (comunque a quota 977). Al terzo posto troviamo il capogruppo comunale Marcelo Medau, al quarto Massimo Romita, quinta l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi.

Nuova di zecca, la Lista Fedriga ha potuto pesare le sue tante anime a Trieste, e non sono mancate le sorprese: il favorito era l’ex segretario provinciale della Lega e assessore regionale Pierpaolo Roberti, che però è arrivato secondo. Le 879 preferenze cumulate da Roberti ieri sera non gli consentivano infatti di superare l’altro agguerritissimo candidato della lista, l’assessore comunale al Welfare Carlo Grilli. Lo storico collaboratore del sindaco Dipiazza stazionava al primo posto, con 1.137 preferenze, lanciato come un razzo verso piazza Oberdan (e probabilmente l’unico eletto nella circoscrizione triestina).

Al terzo posto in lista troviamo un’altra leghista, Monica Canciani (710 preferenze), e al quarto un altro dipiazzista, il presidente del Consiglio comunale Francesco Di Paola Panteca. A seguire la leghista Manuela Declich, poi la candidata Margherita Canale, l’ex assessore Paolo Rovis e, in coda, l’ex deputata pentastellata Sabrina De Carlo.

In Forza Italia la sfida è sempre stata relativa, poiché tutti riconoscono la quasi prodigiosa capacità del sornione Michele Lobianco di vendemmiare preferenze in quantità industriali: ieri sera viaggiava a 1.681 voti personali, lontanissimo dal secondo classificato, il consigliere barcolano Michele Babuder (552). Segue la piccola competizione interna fra i battitori di preferenze berlusconiani: l’ex sindaca di Duino Aurisina Daniela Pallotta strappa il terzo posto di lista, seguita da Alberto Polacco e da Lorenzo Giorgi.

Passando poi al centrosinistra, nel Partito democratico non c’era un vero e proprio derby. Forte dei suoi numeri, il Pd poteva dare per probabile l’elezione di due suoi candidati. Sui nomi non c’erano molti dubbi, visto che in corsa c’erano due consiglieri uscenti di peso, l’ex sindaco Roberto Cosolini e l’ex candidato sindaco Francesco Russo. Ieri sera la previsione dei vertici si mostrava confermata: il mattatore Russo stava stabilmente al primo posto con 3.215 preferenze, seguito da Cosolini con 1.676 voti.

Per qualche ora, in serata, era sembrato che la candidata della minoranza slovena Valentina Repini fosse riuscita a scalzare Cosolini e ad entrare in aula. L’allarme (per Cosolini) è poi rientrato. L’altra formazione di stazza della coalizione di Massimo Moretuzzo, il Patto per l’Autonomia, al suo esordio a Trieste ha sfoderato diversi raccoglitori di preferenze di primo piano: ancora ieri sera il posto del potenziale eletto del Patto si giocava con un clamoroso testa a testa fra la consigliera comunale di Adesso Trieste Giulia Massolino (1.212 preferenze) e il candidato e insegnante Dario Gasparo (1.106).

Al terzo posto invece Ofelia Altomare, ex dirigente Asugi, che iersera registrava a sua volta 630 preferenze. Da citare anche la competizione interna al Terzo Polo, per quanto la formazione non sia riuscita ad accaparrarsi un eletto: l’esponente di Azione Daniela Rossetti è riuscita a strappare il primo posto (311 preferenze) nonostante la presenza di due pesi forti come Antonella Grim e Roberto De Gioia, rispettivamente seconda e terzo.

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