Regionali in Fvg, i tre recordman con più di 3mila preferenze
TRIESTE Francesco Russo cede il podio delle preferenze (4.368) del Friuli Venezia Giulia conquistato nel 2018 al collega dem Francesco Martines detto “sindaco” (3.343). Al secondo posto Stefano Mazzolini che si deve accontentare di 3.319 voti con la Lista Fedriga (nel 2018 registrò 4.224 preferenze in lizza con la Lega nella circoscrizione di Tolmezzo). L’assessore Barbara Zilli, invece, si duplica con il Carroccio con 2.864 davanti a tutti in montagna e 1.564 a Udine dietro a Mauro Bordin (2.100).
Russo-Cosolini
A scrivere “Russo” sulla scheda delle regionali questa volta sono stati solo 3.215 elettori, numero sufficiente per tornare in Consiglio regionale in coppia con il rivale Roberto Cosolini (1.676) che, grazie allo spoglio degli ultimi seggi, riesce a superare Valentina Repini (1.504) esponente della minoranza slovena. L’ex sindaco di Trieste lascia comunque sul campo più di mille preferenze (erano state 2.861 nel 2018). All’ex segretario leghista di Trieste e assessore regionale Pierpaolo Roberti non ha pagato il riparo della Lista Fedriga: si è fermato a 879 voti rispetto ai 2.297 ottenuti nel 2018 con la Lega. A vincere la sfida è stato l’assessore comunale Carlo Grilli della Lista Dipiazza con 1.137 preferenze.
L’exploit
Sopra quota 3 mila sono rimasti solo in due. Incredibile l’exploit dem di Francesco Martines, che ha messo a segno 3.343 preferenze nonostante la presenza in lista di un altro Martines (Enzo). Preferenze che valgono doppio visto che gli elettori hanno dovuto scrivere sulla scheda nome e cognome. L’ex sindaco di Palmanova e Trivignano Udinese ha praticamente doppiato Massimiliano Pozzo (1.700 voti). Nell’Isontino si segnala l’exploit assoluto del sindaco di Turriaco Enrico Bullian con 2.486 preferenze con il “Patto per l’Autonomia” davanti al dem Diego Moretti (1.233). Un altro sindaco che esce dall’ombra è Markus Maurmair detto Marcus che, partendo dal comune di Valvazone Arzene, ottiene 2.660 preferenze per Fratelli d’Italia. Una Regione di primi cittadini.
L’uscita di scena
Da registrare la mesta uscita di scena di Giuseppe Nicoli: l’ex forzista ottiene 159 inutili voti con il Terzo Polo.
Idem per Roberto De Gioia a Trieste che fallisce il ritorno sulla scena politica con la sesta casacca della sua vita: 230 voti buttati nel buco nero del Terzo Polo. Non diversa la sorte dell’ex segretaria del Pd Antonella Grim passata con Italia Viva di Renzi: 247 voti sacrificati sull’altare dell’alleanza con Calenda. E finisce quarta nella circoscrizione di Udine anche l’ex assessore alla Sanità dell’era Serracchiani Maria Sandra Telesca(218 preferenze).
Si conferma, invece, Mauro Di Bert, già sindaco di Pavia di Udine, che ottiene 2.697 voti per la Lista Fedriga nella circoscrizione di Udine (nel 2019 con il Progetto Fvg ottenne 2.547 preferenze doppiando il fondatore del partito Sergio Emidio Bini). A Pordenone è il medico Carlo Bolzonello (fratello dello sfidante dell’attuale governatore nel 2018) che si piazza al secondo posto della Lista Fedriga con 1.083 voti. Ultimo posto, invece, a Trieste per l’ex parlamentare grillina Sabrina De Carlo che non va oltre le 270 preferenze.
Il derby di Trieste
A Trieste il derby tra i Fratelli d’Italia vede trionfare il consigliere regionale Claudio Giacomelli (1.885) che doppia l’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro detto “Scocci” (977).
Niente da fare per l’assessore comunale di TriesteElisa Lodi (723) e il camerata di ritorno dalla Lega Antonio Lippolis (405). L’ex cittadina Simona Liguori porta in dote 1519 preferenza al Patto per l’Autonomia nella Circoscrizone di Udine.
Tutta un’altra storia i numeri del passato. Il calo dell’affluenza ha anche drasticamente inciso sui signori delle preferenze. Nel 2008, per fare un esempio, Gianfranco Moretton (vicepresidente con Riccardo Illy) stracciò tutti con 7.033 preferezne. Nel 2013 Sergio Bolzonello fece il record, sempre con il Pd, con 9.424 preferenze davanti all’attuale assessore alla Sanità e vicepresidente Riccardo Riccardi con 6.837 preferenze.
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