Da Giacomelli a Russo: chi sono i più votati alle regionali Fvg
C’è chi ha battuto ogni angolo della circoscrizione per distribuire volantini, mettendo sotto pure i parenti. Chi ha inondato le tv locali di spot; chi ha fatto consumare le gomme ai furgoncini elettorali in giro per le strade cittadine; chi ha sfruttato la spinta di sponsor politici di peso. E poi c’è chi ha fatto meno di altri, in modo meno plateale e probabilmente meno dispendioso, ma che le preferenze se l’è portate dietro comunque, perché forte di esperienze di successo sui territori oppure perché comanda il partito. Sono i più vincenti tra i vincenti. I recordman, che in questa tornata elettorale si aggiudicano il primato nella gara delle preferenze, magari vincendo derby attesi e agguerriti.
Partendo dal centrodestra triestino, di duelli interessanti se ne contano diversi. Uno è quello in casa meloniana tra Claudio Giacomelli e Fabio Scoccimarro. Il primo, consigliere regionale uscente e il secondo uscente pure, ma da assessore. Entrambi ce la fanno e varcheranno la soglia del Consiglio regionale, ma Giacomelli stacca “Scocci” di 908 voti (1885 contro 977). Il consigliere (e segretario provinciale di FdI) non si è fatto mancare visibilità mediatica in queste settimane, ma la campagna elettorale dell’esponente di giunta è stata secondo tutti gli osservatori particolarmente visibile, massiccia e multiforme. Eppure, fanno notare i beninformati, non è bastata a garantirgli il posto in vetta nella sfida con il segretario, il candidato più votato del centrodestra a Trieste.
In casa forzista il derby più atteso era quello tra l’assessore comunale Michele Lobianco, notoriamente portatore di preferenze da parecchi anni, e il consigliere comunale Michele Babuder. Il primo entra, il secondo no: non gli sono bastati l’iperattivismo elettorale in città e la comunicazione scelta (lo slogan “non la solita minestra”, con il candidato ai fornelli mentre prepara una zuppa) per battere il “solito” Lobianco macina-preferenze.
In casa Lista Fedriga duello vinto dall’assessore comunale al Sociale Carlo Grilli, fedelissimo di Dipiazza, contro l’assessore regionale uscente Pierpaolo Roberti, fedelissimo di Fedriga (1137 voti contro 879), e per alcuni è stata una sorpresa. Forse, si fa notare, la candidatura di Roberti, escluso dal Consiglio, non è stata capita dagli elettori leghisti, nel senso che alcuni proprio non l’hanno colta, altri non l’hanno condivisa. Nel centrodestra regionale i corridori più forti hanno però gareggiato altrove.
La medaglia d’oro va a Stefano Mazzolini (Lista Fedriga), consigliere regionale uscente, che nella sua montagna ha macinato 3319 preferenze. Ottimo risultato anche per l’assessore regionale uscente Barbara Zilli, leghista candidata in due circoscrizioni: in Alto Friuli ha ottenuto 2864 voti e a Udine 1682, collezionando un bottino da 4546 dato in dote al centrodestra.
Da segnalare anche la clamorosa rimonta al fotofinish del forzista Roberto Novelli, che ha scalzato, per una manciata di schede, il presidente del Consiglio regionale uscente Piero Mauro Zanin, in un primo momento dato per eletto.
Nella coalizione di centrosinistra due sono i recordman assoluti. Il primo (medaglia d’oro generale) è il dem Francesco Martines, ex sindaco di Palmanova, che con le sue 3410 preferenze supera tutti, sia a destra che a sinistra. Terzo posto nella classifica generale (nonché il più votato a Trieste, tra destra e sinistra), il dem Francesco Russo, che con 3215 voti vince il derby con Roberto Cosolini, anche se l’ex sindaco di Trieste di derby proprio non vuole sentir parlare (i dettagli nell’articolo a destra). In casa Pd non sono mancate alcune sorprese, come l’uscita di scena di due consigliere regionali molto attive come la friulana Mariagrazia Santoro e la pordenonese Chiara Da Giau
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