Al via le trattative per la nuova giunta Fedriga: l’ipotesi di un assessore del presidente
Il governatore incontra i leader dei partiti oggi a Udine per comporre la squadra. In campo una possibile “opzione Fedriga”
TRIESTE Il D-Day per la composizione della nuova giunta regionale è oggi. Alcuni dei diretti interessati parlano di incontri «interlocutori», ma in realtà questa mattina si metteranno a terra i primi mattoni per la formazione del nuovo esecutivo, incrociando le proposte dei partiti (sulle caselle da riempire con assessorati e nomi) e le preferenze del presidente rieletto Fedriga.
L’appuntamento è a Udine, dove Fedriga sarà presente assieme al ministro Matteo Salvini, giunto ancora una volta in Friuli in vista del ballottaggio di domenica e lunedì tra il sindaco uscente, il leghista Pietro Fontanini, e lo sfidante di centrosinistra Alberto Felice De Toni. Il governatore avrà un confronto con i due meloniani in coppia Walter Rizzetto e Luca Ciriani, deputato e segretario regionale di FdI il primo, ministro il secondo. Seguirà l’incontro con il segretario della Lega in Fvg, il senatore Marco Dreosto. Colloquio solo telefonico con la sottosegretaria e coordinatrice regionale di Fi Sandra Savino. Sono loro - Lega, FdI, Fi e Lista Fedriga - i partiti cui le urne hanno consegnato una vittoria netta e che dovranno trovare il giusto equilibrio per la composizione della squadra.
Squadra che, si dice, dovrebbe seguire uno schema preciso (3 assessori alla Lista del presidente, tre alla Lega, tre a FdI e uno agli azzurri) per raggiungere il tetto massimo di 10 più il presidente. Anche se circola la voce che, forte del consenso regalatogli dalle urne, il governatore potrebbe decidere di lasciare ai partiti 9 caselle al posto di 10, tenendone una per sé, come fatto da altri, ad esempio in Lombardia (i numeri gli consentirebbero di prendersi addirittura due pedine, ma la cosa viene data come altamente improbabile).
Ipotizzando lo schema 3+3+3+1, i nomi dei papabili girano vorticosamente da qualche giorno, ma potrebbero non mancare le sorprese. Anche se per ora l’ufficialità non c’è, i nomi in quota Lista Fedriga e Fi si danno per certi. Per i berlusconiani l’unico finora in campo (salvo novità last minute) è quello di Riccardo Riccardi, vicegovernatore e assessore alla Sanità uscente. In quota Lista, il posto si dà per blindato per gli uscenti Pierpaolo Roberti, Alessia Rosolen e Sergio Emidio Bini. In casa FdI la terna più verosimile è quella composta dall’ex sindaco di Rivignano Teor Mario Anzil (per Udine), dall’assessore triestino all’Ambiente uscente Fabio Scoccimarro e dalla pordenonese Cristina Amirante, “tallonata” da Alessandro Basso (i dettagli in basso). Sempre tra i meloniani circolano pure i nomi di Stefano Balloch e Markus Maurmair, anche se più defilati. Come detto dal ministro Ciriani, «i numeri sono cambiati rispetto a cinque anni fa, quindi si apre una trattativa per la giunta che affronteremo con la massima serenità e serietà».
In casa Lega pare scontato il ruolo della macina-preferenze Barbara Zilli, assessore uscente, con cui il Carroccio potrebbe ambiare alla vicepresidenza. Seguono i nomi degli uscenti Stefano Zannier e Sebastiano Callari (quest’ultimo darebbe rappresentanza a Gorizia). Nel pianeta Carroccio si parla anche di Alberto Budai e Lucia Buna. Non fa nomi e non li conferma il leghista Dreosto, che, in merito alla ripartizione dei posti nell’esecutivo regionale spiega che «sono ricostruzioni fatte con la calcolatrice, quindi rappresentano solo un punto di partenza. Poi vanno calate nelle realtà dei fatti e in un quadro molto più ampio, tenendo conto di tutte le dinamiche. Anche perché non esistono solo gli assessori, ma pure il vicepresidente della giunta, il presidente del Consiglio, i presidenti di commissione. Non conosciamo ancora il piano operativo del presidente, lo scopriremo oggi».
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