Dopo 33 anni il Friuli ha un suo ministro: Luca Ciriani nominato nella squadra di Giorgia Meloni

Sarà ministro ai Rapporti con il Parlamento: l’ultimo a ricoprire questo incarico fu nel 1989 Giorgio Santuz, che oggi ha 86 anni

Leader of ‘Fratelli d'Italia’ party Giorgia Meloni (C) arrives for a meeting with Italian President Sergio Mattarella for the first round of formal political consultations for new government at the Quirinale Palace in Rome, Italy, 21 October 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI
Leader of ‘Fratelli d'Italia’ party Giorgia Meloni (C) arrives for a meeting with Italian President Sergio Mattarella for the first round of formal political consultations for new government at the Quirinale Palace in Rome, Italy, 21 October 2022. ANSA/FABIO FRUSTACI

TRIESTE Berlino era ancora divisa dal muro, il Milan aveva appena vinto la coppa dei campioni con il trio degli olandesi e la politica italiana ruotava attorno al governo del pentapartito. Evidente che parliamo dell’altro secolo, precisamente del 1989.

Perché è quello l’anno in cui per l’ultima volta un ministro figlio del Friuli varcò il portone di palazzo Chigi. Quel politico si chiama Giorgio Santuz, oggi ha 86 anni, ed è orgoglioso della sua storica militanza nella Democrazia cristiana. Fu ministro dei Trasporti nel governo De Mita e divenne noto, in quegli anni, per una polemica con il suo collega, il socialdemocratico Ferri, sul limite di velocità in autostrada.

Ora, dopo 33 anni, il Friuli Venezia Giulia ha di nuovo un ministro. È Luca Ciriani, capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia e braccio destro di Giorgia Meloni. A lui il ministero per i Rapporti con il Parlamento. 

Con l’ingresso al Governo, in ogni caso, Ciriani corona una carriera politica tutta all’insegna della destra e di un cursus honorum nei fatti tradizionali. Iscritto fin da giovane nelle fila del Msi passa poi in Alleanza Nazionale e nel 1995 viene eletto consigliere comunale di Fiume Veneto. Tre anni dopo, quindi, entra, da consigliere regionale eletto, nella giunta di Roberto Antonione.

Confermato nel 2003 e nel 2008 – questa volta con il Popolo della libertà –, con Renzo Tondo diventa vicepresidente della Regione e viene rieletto anche nel 2013. Segue Meloni nella nuova avventura con Fratelli d’Italia e nel 2018 stravince il collegio di Udine e Pordenone entrando al Senato dove diventa capogruppo. Il resto è storia recente e nota. Ciriani diventa uno dei più stretti collaboratori della neo presidente del Consiglio, vince senza patemi l’uninominale unico per palazzo Madama alle elezioni del 25 settembre, torna a ottenere il ruolo di capogruppo al Senato e da questa mattina alle 10 – con il giuramento – quello di ministro.

Gli altri ministri del Fvg in passato

Prima di Santuz ministri friulani furono due big come il diccì Mario Toros (titolare del dicastero del Lavoro negli anni Settanta) e il socialista Loris Fortuna (padre della legge sul divorzio e ministro per le politiche comunitarie).

E poi? Più nulla. La seconda Repubblica è stata avara con il Friuli in fatto di poltronissime di governo. Un po’ meno con Trieste, visto che nel 2001 ministro divenne Willer Bordon (presidenti D’Alema e Amato) e, attualmente ancora in carica, c’è il senatore Stefano Patuanelli, che è stato ministro sia con il Conte II che con Draghi.llora presidente Tondo, ruoli di amministratore.

Riproduzione riservata © Il Piccolo