Dieta: via gli aperitivi e tutte le bibite per ritrovare la forma dopo l’estate
Per depurarsi, attraverso un’alimentazione che ci faccia tornare rapidamente in forma e pieni di energia, le scorie vanno eliminate da fegato, reni e intestino ma è sbagliato pensare che la funzionalità possa riattivarsi con qualche giorno di digiuno
TRIESTE Pronti a ripartire dopo le vacanze estive? Forse non proprio… ma c’è un modo per farlo con il piede giusto, rimettendo in forma l’organismo con una dieta detox equilibrata. Non è così difficile, anche perché i chili accumulati sgarrando con cene tra amici e aperitivi prolungati sono spesso dovuti a gonfiore addominale, ritenzione idrica e accumulo di tossine.
Per rimettersi in sesto, certo qualche sacrificio va fatto e alcune regole non proprio rallegranti vanno seguite. Per esempio, va ripresa l’attività fisica trascurata durante l’estate e bisogna dormire a sufficienza, sette o otto ore come consigliano tutti gli esperti. Per depurarsi, attraverso un’alimentazione che ci faccia tornare rapidamente in forma e pieni di energia, le scorie vanno eliminate da fegato, reni e intestino ma è sbagliato pensare che la funzionalità possa riattivarsi con qualche giorno di digiuno.
Volendo iniziare un processo di depurazione dell’organismo, è opportuno dire addio agli aperitivi, a bevande gassate e alcolici. Si può ovviamente bere ma tanta acqua o, tutt’al più, tisane depurative e disintossicanti, come il tè verde, rigorosamente senza zucchero oppure centrifugati di frutta e verdura. Tra queste, nelle centrifughe settembrine, non vanno dimenticate le carote. Ottime quelle di campo, con tanto betacarotene. Bisogna ridurre le proteine e, quindi, la carne che è considerato l’alimento con il maggior contenuto di tossine a carico principalmente del fegato. Per sostituirne gli apporti nutrienti vanno benissimo le proteine vegetali derivanti principalmente dai legumi, ma presenti anche in alcuni cereali, in primis l’avena. Consumata a colazione con un frutto di stagione come le pere o le mele e mescolata al kefir, assicura un inizio giornata energico all’insegna della salute.
Se vanno limitati latticini e grassi saturi, è buona regola soprattutto a cena consumare pesce, prediligendo sempre quello azzurro, ricco di omega 3, di piccola taglia e di stagione come sgombri e alici dal nostro Adriatico. Senza eccedere nelle quantità, le proteine buone si trovano anche nelle uova.
I migliori alleati nella dieta detox del rientro dalle vacanze restano sempre frutta, più utile a favorire la diuresi e sostenere quindi la funzionalità renale, e verdure, più finalizzate al sostegno epatico. Si tratta infatti di alimenti con un elevato potere depurativo e detossificante, in quanto ricchi di numerose sostanze benefiche per il nostro organismo, come antiossidanti, vitamine e minerali.
Non sarà difficile trovare a fine agosto e settembre molte varietà di uva, un frutto dai molti effetti benefici grazie al buon quantitativo di acqua e al bassissimo contenuto di sodio. È anche ricca di antiossidanti e le vitamine A e C che rendono più solubili le tossine. L’unico aspetto negativo è che l’uva ha anche un elevato contenuto di zuccheri e, quindi, non bisogna eccedere.
Così come con le pere, ricche però di potassio che, essendo responsabile della diuresi, favorisce l’eliminazione dei liquidi in eccesso. La pera, ricca di fibre, contiene moltissima acqua (quasi il 90%) che la rende ulteriormente diuretica e comunque anche poco calorica. Sempre sul fronte frutta, le more e, in genere tutti i frutti di bosco, sono un vero toccasana per depurare l’organismo.
Per quanto riguarda le verdure, è bene prediligere il consumo di ortaggi a foglia verde, come tutte le insalate e le appartenenti alla famiglia delle crucifere (o brassicacee), vale a dire cavoli, cavoletti e broccoli in arrivo in settembre sui banchi dei negozi. In particolare, via libera ad ampie porzioni di broccoli, che disintossicano il fegato perché contengono composti dello zolfo responsabili del sapore leggermente amaro e del tipico odore, che agiscono da veri e propri spazzini delle cellule epatiche.
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