C'è vita a Trieste - "La scoperta dei tarassichi in tecia, quel sapore desiderato fin dall'infanzia"

C'è vita a Trieste, nonostante le restrizioni imposte dalle norme per contenere la diffusione del coronavirus, che stanno cambiando la vita di tutti noi. Ecco chi ha voluto raccontare la propria esperienza, il proprio quotidiano della quarantena nelle giornate da "zona rossa". QUI TUTTE LE ALTRE PAGINE DEL DIARIO e QUI IL LINK CHE VI SPIEGA COME FARE PER MANDARCI I VOSTRI TESTI
Foto BRUNI Trieste 29.03.2020 Emergenza Corona virus: domenica mattina,farmacie,edicole aperte e citta vuota--via Torino
Foto BRUNI Trieste 29.03.2020 Emergenza Corona virus: domenica mattina,farmacie,edicole aperte e citta vuota--via Torino

GIORNO 19 - 29 MARZO

I pensieri angoscianti tornano e tornano . Vivo in una specie di limbo , mi sembra di galleggiare in un’acqua stagnante senza sbocco, come se la vita passata fosse scomparsa. Non so per gli altri è così. Per fortuna la mente corre , corre anche verso pensieri più leggeri , più rassicuranti. “ la mente si perde via” , dico io. In questi momenti in cui tutto è fermo, sono pronta alle sperimentazioni culinarie, di solito non nel mio stile. Senza asparagi selvatici, senza bruscandoli , il luppolo che in tutta l’Italia del nord-ovest si chiama Luartis o simili, ho scoperto il tarassaco. In Lombardia lo chiamiamo ‘ li fugadi ‘ o peggio ‘ il fiore del diavolo ‘ , forse perché conosciuto dalle ‘streghe’ per le sue mille proprietà. Ma si può chiamare un fiore così bello dal giallo abbagliante in .un modo così orribile? Penso che tutti i bambini abbiano giocato coi suoi soffioni almeno una volta. Quando ero bambina avrei voluto mangiarli , come facevano tante compagne della mia scuola elementare. Ma mia mamma si è sempre rifiutata avendo un grande orto. “ Non abbiamo bisogno di andare in giro per campi” , diceva. Orbene l’altro giorno i ‘tarassachi in tecia ‘ sono stati una scoperta. Me li immaginavo amarissimi invece sono risultati squisiti , un sapore nuovo , invitante. Ieri abbiamo gustato il risotto al tarassaco. Certamente lo faremo ancora. Prossimamente frittata di tarassaco. L’orto ne è ancora pieno , anzi sempre più giallo. E stavolta proverò a mettere anche i fiori. Chiusi in casa il tempo non manca... CONTINUIAMO A STARE A CASA !!!!!!

Cesarina Gigni

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