La Barcolana animata dagli stand sulle Rive di Trieste. Gialuz: «Siamo tornati a un Villaggio più aperto e ricco, come prima della pandemia»

Il “battesimo” degli spazi sulle Rive tocca al presidente Svbg Mitja Gialuz. Più di 200 gli standisti, i primi assalti ai chioschi eno-gastronomici
Francesco Codagnone

TRIESTE Sostenibilità ambientale, innovazione, promozione del territorio, ma anche cibo, musica e, soprattutto, divertimento. Il Villaggio Barcolana è entrato nel vivo ieri (mercoledì) mattina, tra lo sguardo curioso dei turisti e la gioia di quei triestini che, forse, non aspettavano altro.

Dopo l’inaugurazione della sua parte centrale, sabato scorso in piazza Unità, a partire da ieri anche le Rive si sono animate di una lunga fila di stand e istallazioni colorate. Più di duecento espositori, trenta container riciclati e oltre cento tecnostrutture: più che un villaggio, una vera e propria “cittadina Barcolana”, tra temporary store, infopoint e spazi dedicati agli equipaggi, ma anche punti di ritrovo, per un aperitivo tra amici.

«Dopo due anni complessi - ha affermato il presidente della Società Velica di Barcola e Grignano Mitja Gialuz ieri mattina al Salone degli Incanti - torniamo a un layout del Villaggio più aperto e ricco di attività: sarà un piacere poter tornare incontrare tutti i velisti che stanno risalendo l'Adriatico per partecipare alla nostra festa».Un momento, dunque, all’insegna della condivisione della propria passione per il mare. Mare amato e, per questo, da tutelare: «Vorremmo superare la plastica. È un obiettivo che abbiamo per i prossimi anni, da raggiungere attraverso un percorso di transizione», ha aggiunto Gialuz. Una Barcolana, dunque, più sostenibile, come testimoniano i numerosi punti per la raccolta differenziata, disposti per tutto il Villaggio, ma anche stand tecnologici ed interattivi a tema ecosostenibilità.

Esempio è l’istallazione proposta da Coop: una visita emozionale nel “Mediterraneo 2072”, una sorta di “acquario del futuro”, rappresentazione di cosa potrebbe succedere in fondo al mare nei prossimi 50 anni. E così, tra vecchie tradizioni e nuove sfide, il Villaggio Barcolana ha aperto i battenti. Un Villaggio pronto a soddisfare tutte le esigenze e a catturare la curiosità dei visitatori. Tra i protagonisti, non manca la sezione dedicata alla nautica, tra accessori e abbigliamento tecnico. Ma anche libri e cultura.

Infine, le delizie dell’enogastronomia. Si va dai sapori di mare fino alla carne alla brace, dai dolci tipici alle specialità internazionali, dai vini del territorio alla birra rinfrescante. Irrinunciabile, poi, il tipico buffet alla triestina, offerto da Baraba della Bee Company, dove Giovanni Romich e Federico Treu si augurano una «Barcolana meravigliosa, magari baciata dal bel tempo, che invogli a mangiare!» E forse anche per approfittare di queste prelibatezze, a mezzogiorno piazza Unità e le Rive erano orami piene di curiosi. «È così bello vedere la città riempirsi di persone e di musica», esclama Patrizia Cuschie, con le amiche in fila per un piatto di carne alla brace. O, ancora, i colleghi Monica, Fabio e Giorgio, che approfittano della pausa pranzo per sbirciare le novità dell’anno. «Trieste in questi giorni è più bella che mai, si riempie di gioia ed eccitazione», racconta Donatella Perrone, dello stand di filato artigianale “InnBamboo”. «Non è facile capire la Barcolana, bisogna viverla. Trasmette un senso di libertà, di appartenenza al territorio, ma anche di sacrificio. È vero: sono in pochi a vincere. Ma la festa è di tutti».

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