Giulia Leghissa vince il trofeo Generali Women in sailing 2024
Il suo Anywave Junior arriva 113.o nella classifica generale, 12.o di categoria
«Non tutti accettano le donne al comando, ma ormai i tempi sono maturi
Il Trofeo Generali Women in sailing 2024 va a Giulia Leghissa, ventiseinne figlia d’arte di papà Alberto, che porta il suo Anywave Junior alla 113 posizione generale e dodicesima di categoria.
A premiare Giulia è stato il Presidente di Generali Andrea Sironi, che ha commentato: «Barcolana rinnova ogni anno nel Golfo di Trieste un’esperienza spettacolare, attraverso il comune denominatore della vela che unisce competizione, partecipazione e divertimento, incoraggiando a coltivare lo spirito di squadra. Per questo, la sensibilizzazione sul valore della creazione di team misti riveste un ruolo importante e, con il progetto Women in Sailing by Generali e Barcolana, ci impegniamo a farlo crescere. Siamo lieti di assegnare oggi il Trofeo Generali Women in Sailing 2024 a Giulia Leghissa, al timone di un team di giovani velisti, a cui verrà offerto un percorso di coaching affinché il valore di questo riconoscimento si rifletta in tutti gli ambiti della vita». Parole chiarissime che riassumono le ragioni sia della partnership di lunga data che unisce il gruppo assicurativo all’evento Barcolana, sia quelle che spingono Generali a portare avanti un progetto di parità di genere nello sport e – di conseguenza – nella vita.
Generali non ha infatti voluto premiare il primo equipaggio interamente femminile, bensì il miglior risultato ottenuto da un team misto dove la leadership sia affidata alle donne.
Giulia Leghissa da sei anni è l’anima di Anywave Junior che ha inizialmente puntato allo sviluppo dei giovani talenti nell’altura e da un anno si è orientato a creare un gruppo dove le donne siano in numero pari o superiore agli uomini.
«In Barcolana a bordo del Tod eravamo sei donne e tre uomini. A loro sono stati affidati i ruoli dove la forza fisica è importante: drizze, albero e prua» ha raccontato una raggiante Giulia durante una pausa dai festeggiamenti in banchina «Le donne invece hanno avuto mansioni tecniche e tattiche. Oltre a me skipper e timoniere ci sono Cecilia Fedel come tattico e navigatore, Ingrid Peric alla randa e Federica Riosa tailer, solo per citarne alcune».
Amiche dai tempi dell’Optimist, ora tutte insieme per spingere un progetto che vuole crescere. Ma gli uomini accettano di avere un comandante donna? «Non tutti sono ben disposti» è la lucida analisi della vincitrice «ma i tempi ormai sono maturi per avviare questo percorso e migliorare tutti insieme».
Il premio targato Generali è la ciliegina sulla torta di un weekend eccezionalmente rosa per la vela non solo triestina, ma internazionale.
In quel di Barcellona Luna Rossa Prada Pirelli Team ha vinto sabato la prima edizione della Puig Women’s America’s Cup con un gruppo di sette atlete di cui ben tre triestine. Giovanna Micol, Maria Vittoria Marchesini e Alice Linussi scrivono una pagina importante dello yachting e pur godendosi la vittoria immediata sanno che il sentiero del riconoscimento dell’importanza delle donne in barca è appena intrapreso.
Giovanna Micol, antesignana degli equipaggi misti quando ancora erano rarissimi, è quasi curiosa di vedere cosa succederà dopo questo successo, consapevole che si tratta di un punto di non ritorno per tenere sempre più in considerazione il fattore femminile nei team.—
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