Barcolana 56 da record: 25 mila persone in mare, oltre 400 mila a terra

L’organizzazione della Barcolana ha diffuso le cifre preliminari, alcune delle quali ricavati dall’apporto di Just On Earth (Joe), attraverso dati satellitari e intelligenza artificiale

Valeria Pace
La presentazione dei numeri della Barcolana (Silvano)
La presentazione dei numeri della Barcolana (Silvano)

Barcolana 56 ha veleggiato ben oltre la soglia delle 400 mila presenze nel weekend lungo della regata più affollata al mondo, soglia che Il Piccolo aveva stimato all’indomani della kermesse. Secondo i conti preliminari di JustOnEarth (Joe), start up che con dati satellitari e algoritmi dedicati quantifica i grandi eventi e il loro impatto ambientale, sono 464 mila le persone che hanno partecipato alla Barcolana dal 3 al 13 ottobre tra piazza Unità e le Rive, di cui nel solo weekend finale 403 mila.

Barcolana 56, numeri da record: oltre 400mila presenze
Rive e Molo Audace affollati per la regata (Silvano)

Un numero, quest’ultimo, che ha segnato +3,8% rispetto all’anno precedente, nonostante lo sciopero dei treni. La gara però è stata seguita anche dall’estero. Soprattutto da Barcellona, dove era in corso la Coppa America. Lo dicono i dati delle dirette social, in particolare dei contatti su Instagram.

È stato fatto inoltre un conteggio inedito, quello del numero di imbarcazioni in Golfo domenica 13 ottobre: erano 2.586, di cui 1.700 di velisti in gara, e dunque 700 circa piene di spettatori. «Stimando che su ogni barca ci fossero circa 10 persone a bordo – e almeno su quattro ce n’erano centinaia – possiamo dare una stima conservativa di quante persone fossero in mare: 25 mila, di cui 13 mila in regata, il resto persone che si sono godute la regata», ha affermato il presidente di Svbg e patron della Barcolana, Mitja Gialuz. Questi sono solo alcuni dei numeri da record che sono stati diffusi alla conferenza stampa che l’organizzazione della Barcolana ha tenuto alla sede della Società Velica di Barcola e Grignano (Svbg).

I velisti

Delle 1.757 barche iscritte alla regata il 15% era proveniente dall’estero. «La quantità di partecipanti dall’estero è cresciuta – ha sottolineato Gialuz – e soprattutto è aumentato il numero di velisti da Argentina e Stati Uniti grazie al “ticket to race”», ossia l’iniziativa partita quest’anno grazie alla quale ci si poteva iscrivere come regatanti singoli senza barca, e Svbg avrebbe poi organizzato l’equipaggio. Il 35% dei partecipanti proveniva da Trieste e provincia e il 15% dal resto della regione.

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La Barcolana 56 (Silvano)

«C’è stata una riduzione dei triestini e un aumento di chi viene da fuori regione», ha commentato ancora il presidente Svbg. La barca più lunga? Con 52 piedi, il primato va al ketch Elfje su cui è apparsa Wendy Schmidt, la filantropa americana e prima donna a vincere la Barcolana con il suo Deep Blue due anni fa.

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Sostenibilità

Grazie a Joe e alle mappe di calore rilevate dai satelliti, è stato calcolato inoltre che l’edizione 2024 ha fatto segnare -9,22% in termini di carbon footprint (impatto carbonico) rispetto alla precedente Barcolana. «È il dato del villaggio da mercoledì in poi – ha precisato Daniela Filipaz, presidente di Joe –. Si tratta di un dato ottimo dal momento che quest’anno c’erano navi da crociera nel weekend e anche il meteo può incidere. Si è lavorato bene sui punti di emissione e sulla chiusura al traffico».

I lavoratori

«La Barcolana è stata l’azienda più grande di Trieste per 10 giorni», ha affermato con un sorriso Gialuz. Secondo le stime «per difetto» degli organizzatori, infatti, circa 3 mila persone hanno lavorato grazie alla regata più affollata al mondo, tra lo staff potenziato di bar e ristoranti e il personale degli stand. Nel Villaggio sono apparsi infatti 200 temporary store con 1.800 addetti. Inoltre, 984 persone hanno lavorato alla produzione alla kermesse (una cifra che segna +42% rispetto all’anno prima), che ha messo a punto 347 eventi. In mare sono stati 106 gli operatori volontari che hanno contribuito ad eseguire 1.600 operazioni di ormeggio.

Criticità e orizzonti

Gialuz ha anche fatto il punto delle criticità paventate e quelle che si sono effettivamente presentate. Quella semplicemente temuta è stata quella della data: la seconda domenica di ottobre quest’anno è caduta proprio durante la Coppa America, da qui il pensiero di spostare la regata dal suo periodo tradizionale. «Alla fine non l’abbiamo fatto perché sapevamo di essere forti a sufficienza, e la scelta ha pagato», ha affermato. Francesca Capodanno, a capo dell’ufficio stampa della kermesse, ha sottolineato che questo ha portato alla decisione strategica di spostare la cifra del racconto «dalla scrittura alle immagini e i video», tanto che per la diretta della regata è stata messa in campo una moto d’acqua per riprese ancora più emozionanti. Mancando i numeri dell’audience su RaiSport, sono stati diffusi quelli degli streaming della diretta su Youtube: 210 mila paia di occhi incollati allo schermo.

Le note effettivamente stonate? «Sulla musica alcuni eccessi ci sono stati – ammette Gialuz –, in particolare dobbiamo evitare il mix di diversi brani che rende impossibile riconoscere un motivo». E poi la mancanza di parcheggi, che probabilmente – complice anche lo sciopero dei treni della domenica – ha tenuto lontani diversi spettatori. Buoni propositi per l’anno prossimo? Dialogare con il Comune per attivare più navette così da attenuare il nodo parcheggi e lavorare sul tema musica. E poi migliorare ancora la sostenibilità e diffondere l’evento in tutto il Fvg. —

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