Alla cartoleria di Graziella e Alice il concorso per la miglior vetrina

La figlia Alice e la mamma Graziella davanti alla vetrina
La figlia Alice e la mamma Graziella davanti alla vetrina

TRIESTE Graziella Carlon e Alice Qualizza hanno gli stessi occhi, azzurri e sorridenti. Sono madre e figlia e hanno appena vinto il Concorso Vetrine realizzato da Barcolana, Confcommercio Trieste e Fipe a cui hanno partecipato 60 attività commerciali della città.

Il loro negozio, L'Acquerello Cartoleria di via dei Giacinti, si è aggiudicato il primo posto «per aver incarnato perfettamente lo spirito della Barcolana, la convivialità e la competizione, non dimenticando uno dei protagonisti della Barcolana: il vento». Il premio sarà una consulenza di un vetrinista professionista in vista del Natale.



«Siamo rimaste piacevolmente stupite – racconta la signora Graziella –. Ho saputo del concorso attraverso la Confcommericio e mi è sembrata una cosa carina, anche se siamo un negozio di rione». Alice descrive la vetrina: «Abbiamo utilizzato molti elementi di cartoleria come pennarelli e cartoncini. Qui c’è un ventilatore per simulare la Bora, le barchette e le boe di carta, i quaderni appesi come fossero gabbiani, e poi le illustrazioni a tema di Englaro. Dato che c’è stato Esof, abbiamo sistemato alcuni libri dedicati all’ecologia. E poi, qui davanti, abbiamo i nostri pupazzi che sono gli spettatori, con la mascherina naturalmente!».



Ma nel rione di Roiano, anche negli altri periodi dell’anno, è difficile non notare le vetrine dell’Acquerello, spesso ricche di dettagli: da una bici alle vivaci mascherine che subito dopo il lockdown hanno donato un po’ di colore a tanti volti. La giuria ha attribuito anche tre menzioni speciali: a Florit Arredamento «per il significato storico e di tradizione, «all'Officina Stranomavero Abbigliamento" per l'eleganza, la profondità prospettiva e la comunicazione strategica» e all'Enoteca Bischoff «per l'impegno e per aver saputo coniugare un elemento naturale come il sughero alla promozione del nostro territorio». —


 

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