Non solo merci, l’Accademia nautica di Trieste sale anche a bordo delle navi bianche

Dal 2015 l’Istituto dell’Adriatico si occupa dell’alta formazione al servizio del cluster marittimo-portuale

Giulia Basso

TRIESTE Nello scenario di un turismo in crescita a Trieste, buona parte è rappresentata dal comparto crocieristico: un valore aggiunto per la città e per la sua Accademia Nautica dell’Adriatico, l’Its che si è proposto fin dalla nascita, nel 2015, come infrastruttura formativa di alta gamma al servizio del cluster marittimo-portuale.

«Qui formiamo ufficiali di macchina e di coperta, tecnici per progettazione e manutenzione navale, tecnici per la logistica, macchinisti ferrovieri e tecnici per la cybersecurity - riassume il direttore dell’Accademia Bruno Zvech - e il turismo rappresenta uno sbocco lavorativo importante per i nostri ragazzi: le figure professionali che escono dall’Accademia sono fondamentali per il comparto crocieristico e non solo». La richiesta di questi tipi di professionalità è in crescita: «Mentre prima ci occupavamo unicamente del personale per le navi che trasportano merci, dall’anno scorso hanno iniziato ad arrivarci richieste per allievi ufficiali da imbarcare in navi per trasporto passeggeri. Perciò, grazie anche alle compagnie che attraccano a Trieste e al buon rapporto costruito con gli armatori, la Capitaneria di porto, l’Autorità portuale e Trieste terminal passeggeri, probabilmente per noi si svilupperà un filone importante legato alla crocieristica».

Oltre al lavoro degli ufficiali di macchina e di coperta, sul territorio ci sono altri mestieri legati al comparto crocieristico e di diporto, che rappresenta una fetta di turismo più piccola ma d’élite. «Penso alle figure che formiamo con il corso per tecnici di progettazione e manutenzione navale, che possono trovare impiego sia nei grandi bacini di carenaggio di Fincantieri, che è tra i soci dell’Accademia, sia nei bacini dove s’interviene su imbarcazioni da diporto con attività di refitting, la tecnica che restaura o modifica le navi, e di adeguamento, per mantenere i mezzi in piena efficienza», dice Zvech.

Tra i giovani che stanno seguendo questo percorso c’è Giosia Perna, che ha appena terminato uno stage in un’azienda attiva nella progettazione navale in ambito arredo. Giosia, appassionato di sviluppo 3D, ha realizzato un video a 360 gradi, da fruire con un visore Vr, per “teletrasportare” le persone in una nave da crociera di lusso oggi in costruzione, così da offrire ai potenziali passeggeri un’esperienza immersiva che consenta loro di immaginarsi a bordo.

Anche i tecnici per la logistica e per la cybersecurity sono fondamentali per il turismo marittimo: il traffico delle navi da crociera richiede coordinamento e grande attenzione, tutto va gestito in modo integrato ed efficiente. Più diventerà complesso il meccanismo intermodale, più la sicurezza, che passa attraverso le reti informatiche, diventerà un elemento cruciale. Allo stesso modo, con l’incremento dei volumi di traffico serviranno sistemi di accoglienza studiati nei minimi dettagli. Vittoriana Musaio, al secondo anno del corso in logistica, sta facendo pratica in questo settore: ha appena terminato uno stage in un’agenzia marittima, dove si è occupata di accoglienza e assistenza ai passeggeri e alle navi. «Oltre ai servizi di accoglienza per i passeggeri, a partire dalle operazioni di imbarco con le esercitazioni obbligatorie di abbandono della nave, va organizzato il periodo di bunkeraggio per le imbarcazioni, avvisando Autorità portuale e Vigili del fuoco, e vanno portate avanti le attività di approvvigionamento di acqua potabile e cibo», spiega la studentessa.

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