Il sindaco di Trieste Dipiazza: “C’è turismo di qualità. Ora bisogna spingere di più sull’imprenditorialità”

Il sindaco: «Nel 2001 Trieste era una città dormitorio, è cambiata. Ad aumentare in modo incredibile è stata la qualità degli arrivi»

Giovanni Tomasin
Lasorte Trieste 28/12/21 - Sindaco Roberto Dipiazza
Lasorte Trieste 28/12/21 - Sindaco Roberto Dipiazza

TRIESTE «Gli albergatori mi dicono che hanno aumentato in modo incredibile la qualità del turista». Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza rivendica la mutazione compiuta dalla città: «Nel 2001 era una città dormitorio, ora - con un pizzico di orgoglio - l’abbiamo cambiata da così a così».

Sindaco, il turismo a Trieste è in ripresa dopo il biennio pandemico.

Un fenomeno che mi confermano gli operatori è che hanno aumentato in modo incredibile la qualità. Arriva gente molto importante, ed è comprensibile: ormai mi fermano per strada e mi dicono “vi rendete conto di dove vivete?”

I punti forza del territorio?

Sabato sera ero a un matrimonio all’Adriaco. C’erano fra gli ospiti imprenditori di Veneto e Piemonte: si aveva la vista su tutta la città, il tre alberi attraccato, il tramonto sul mare... E poi a breve distanza da Trieste ci sono il Collio goriziano, Aquileia, Grado, la Grotta gigante; e quella di Postumia, e la costa istriana. Perfino Tarvisio, se uno vuole andare in montagna. Questa è la nostra fortuna.

Il tessuto imprenditoriale è all’altezza del potenziale?

Faccio un esempio: Lubiana ha un castello delizioso che è un suo punto di forza. Io, da imprenditore, avrei preso il nostro San Giusto: una bella bottiglia di spumante stappata sul Bastione rotondo è qualcosa di incredibile. Ecco, manca un po’ questa voglia: io sto provando a metterla in giro.

Le navi da crociera portano i grandi numeri, come si coltiva la qualità?

Sarebbe troppo facile rispondere “con la cabinovia” (ride ndr). La città si presenta talmente bene... Ora con Porto vecchio si aprirà un nuovo capitolo. Il Bonus 110 sta cambiando tutta Trieste, mettendo a nuovo i palazzi. Stiamo girando molto anche sui media internazionali, altro fattore che porta visitatori. Il Guardian scrive di noi, un giornale austriaco ha fatto un servizio 12 pagine.

I trasporti restano un punto carente.

Se abbiamo tutto questo senza collegamenti, cosa non avremo quando finiremo la terza corsia in A4 e arriveranno più treni? Per l’aeroporto è difficile: la vicinanza di Venezia, Lubiana e Vienna ci penalizza. Pure lì però, grazie al polo intermodale di Serracchiani si potrà scendere dall’aereo, prendere il treno, arrivare in stazione centrale e andare a imbarcarsi sulla nave da crociera in Porto vecchio.

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