Alfabeto del futuro a Trieste: il 23 giugno al Molo IV uno spazio ad hoc curato dalle categorie per far incontrare chi cerca e chi offre un impiego: 100 posti di lavoro
Dal maître di sala all’esperto di marketing. In negozi, locali e hotel cento posti di lavoro

TRIESTE Cuochi, barman, receptionist, camerieri, addetti alle vendite. Ma anche esperti in digital marketing. Sono solo alcune tra le figure professionali ricercate in questo momento da commercianti, ristoratori, albergatori e imprenditori del comparto viaggi della provincia per rinforzare i settori che, complice l’aumento dei flussi turistici in città, soffrono una carenza di personale. Per questo nell’ambito della tappa triestina dell’Alfabeto del futuro - l’evento in programma al Molo IV il 23 giugno nell’ambito del progetto promosso da La Stampa e dai quotidiani del Gruppo Gnn - ci sarà un corner dedicato al recruiting predisposto da Fipe, Confcommercio, Federalberghi e Fiavet: un’occasione in cui si potranno incrociare domanda e offerta di lavoro.
Sono oltre un centinaio le figure professionali richieste, e si cercano pure figure da formare. Chiaramente la conoscenza del mestiere e di almeno una lingua straniera - inglese e tedesco in prima fila - sono dati preferenziali, spiega Federica Suban, presidente di Fipe (Federazione pubblici esercizi) provinciale: «La città avrà uno sviluppo turistico importante e non eravamo pronti a questa crescita esponenziale. Non c’è a Trieste una vocazione turistica storica, come quella delle località di villeggiatura dove esiste una filiera strutturata da tempo per le professionalità del comparto. A Trieste - così Suban - abbiamo visto aumentare il numero di pubblici esercizi ma non le strutture di formazione, come le scuole alberghiere. Già in epoca pre-covid avevamo iniziato a notare scarsa disponibilità di personale professionalizzato. Poi, l’impatto della pandemia: anche i giovani usciti dalle scuole alberghiere, col settore bloccato a lungo e il personale in cassa integrazione, hanno percepito questo genere di impieghi come precari e si sono ricollocati in altri settori, come grande distribuzione o mense».
Gli imprenditori sono pronti a visionare un ampio spettro di curricula e a investire tempo per formare persone e farle crescere. «Nelle nostre aziende, anche se piccole, garantiamo formazione continua del personale e anche avanzamenti di carriera all’interno della struttura», dice Elena Pellaschiar, alla guida del Gruppo Commercio di Confcommercio. Ma, soprattutto per le professioni legate al turismo, serve motivazione e disponibilità anche nei giorni festivi: «Noi lavoriamo quando gli altri si divertono: è mestiere che può dare grosse soddisfazioni - ricorda Suban - ma occorre avere le idee chiare sulla propria disponibilità a livello di orari e giornate».
Nell’angolo del recruiting il 23 giugno ci si potrà presentare liberamente, curriculum alla mano, dall’inizio dell’evento - alle 17.30 - fino alle 19. Un rappresentante di categoria parlerà coi candidati per porre qualche domanda in più e sondarne le disponibilità. Come accennato, le figure richieste sono tante. In ambito Fipe servono camerieri per bar, ristoranti, pizzerie; titolo preferenziale una minima esperienza e basi di lingua inglese o tedesca. Occorrono poi pizzaioli, cuochi e aiuti, nonché barman e pasticceri. Il commercio al dettaglio per addetti alle vendite o apprendisti punta a persone con un buon inglese ma cerca anche junior digital marketing, web marketing e affini. Federalberghi ricerca di addetti alla reception con conoscenze informatiche nonché di inglese e tedesco; ma punta anche ad addetti alle colazioni e al bar (richiesto l’inglese, meglio se anche il tedesco) e addetti di sala; licenza media o superiore i titoli di studio richiesti, a seconda dei casi.
In questo caso sono le associazioni di categoria che cercano manodopera per i propri soci, perciò i curricula verranno smistati ai soci che hanno espresso necessità di determinate figure professionali. Le categorie si propongono di vigilare sulla tipologia di contratti proposti.
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