Un lavoro dopo la laurea, Università di Trieste e Udine al top
Il report Almalaurea ’24 su ciclo di studi e occupazione
Gli atenei di Trieste e di Udine sopra la media nazion

Le università di Trieste e Udine sono fra le più attrattive, internazionali e con maggiori possibilità di trovare occupazione. Se l’ateneo giuliano conferma la sua vocazione marcatamente internazionale e la sua attrattività per gli studenti stranieri, anche in quello friulano la condizione occupazionale dei laureati si conferma nettamente superiore alla media nazionale, con compensi più alti rispetto al dato generale.
È quanto emerge dal rapporto Almalaurea per il 2024 che ha preso in esame circa 300 mila laureati del 2023 di 78 università italiane. La 26esima edizione dell’indagine è stata presentata ieri nell’aula magna dell’Università di Trieste nell’ambito del convegno “Laureati e dimensioni internazionali: dall’università al mercato del lavoro” in collaborazione con il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Conferenza dei Rettori delle Università italiane.
Tornando agli atenei regionali, da segnalare l’alta occupazione per il post laurea nell’ateneo giuliano, il quale garantisce un lavoro a oltre il 91,1% dei laureati magistrali – +1,1% rispetto al report 2023 – a cinque anni dal titolo (88,2% dato nazionale) e all’81,3% a un anno (media italiana 75,7%). Trova lavoro a dodici mesi dal titolo il 77,2% dei triennali a fronte del 74,1% della media nazionale e del 79% del Fvg, mentre sempre l’Università di Trieste assicura uno stipendio più alto della media locale e italiana con 1.437 euro per i laureati triennali e per i magistrali 1.513 euro a un anno dal titolo e 1.826 euro a cinque.
L’internazionalità dell’ateneo triestino è comprovata dall’origine dei laureati, provenienti da fuori regione per il 41,5% a fronte della media regionale del 34,1% e di quella nazionale del 24,8%, con un ottimo 4,5% proveniente dall’estero (dato regionale 3,6%). Oltre il 12,2% dei laureati triennali, infine, con un +2,2% rispetto al rapporto 2023, intraprende esperienze di studio all’estero, a fronte del 9,3% Fvg e del 7,3% della media italiana.
«Questi dati – ha sottolineato il rettore dell’Università di Trieste Roberto Di Lenarda – dimostrano il buon lavoro svolto all’interno di un sistema universitario regionale che funziona e che vede la Regione starci a fianco».
Per quanto riguarda l’Università di Udine va registrato come, a un anno dal conseguimento del titolo, i laureati triennali abbiano un tasso di occupazione dell’80,1%, rispetto al 74,1% nazionale, mentre la retribuzione media mensile netta è di 1.406 euro a fronte dei 1.384 euro della media generale.
Superiori alla media nazionale anche le performance dei laureati di secondo livello. A un anno dal titolo, conseguito nel 2022, risulta occupato l’83,3% rispetto al 75,7 nazionale con una retribuzione media mensile netta di 1.508 euro, mentre la media nazionale è di 1.432. A cinque anni dalla laurea il tasso di occupazione è del 92,2% rispetto all’88,2% generale e la retribuzione media mensile netta è di 1.806 euro rispetto ai 1.768 euro a livello nazionale. Più in generale, i laureati dell’ateneo friulano sono più impegnati nei tirocini rispetto alla media nazionale (65,5% rispetto al 60,7%). Riguardo il grado di soddisfazione, è del 91% per l’esperienza universitaria nel suo complesso, del 90% per rapporti con i docenti e del 90,4% sull’adeguatezza delle aule.
«Anche quest’anno i dati Almalaurea sono molto positivi per il nostro Ateneo – sottolinea il rettore di UniUd Roberto Pinton –: queste performance confermano e rafforzano la notevole attrattività del mondo del lavoro verso tutti i nostri laureati. Di questo quadro, parte fondamentale è la fortissima e capillare attività di collegamento con le realtà aziendali e delle professioni, per facilitare l’incontro con i nostri laureati».
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