In arrivo 4 accorpamenti per le scuole del Friuli Venezia Giulia

Due nel Goriziano, uno nel Pordenonese e uno nell’Udinese. Flc-Cgil all’attacco. Novità per le superiori: parte il corso di scenografia all’artistico Nordio di Trieste

Valeria Pace
Un gruppo di giovani studenti entra a scuola
Un gruppo di giovani studenti entra a scuola

 

Arriva il piano di dimensionamento della rete scolastica e della programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2025/26. Anno in cui sono previsti quattro accorpamenti, ma al 2027 – come chiede il decreto ministeriale 127/2023 – è previsto il taglio di 16 autonomie scolastiche. E ci sono anche novità per i corsi di studio offerti nelle superiori della regione a partire da settembre.

Levata di scudi da parte della Flc–Cgil regionale che boccia il provvedimento e lancia l’allarme sulla perdita di qualità dell’insegnamento a fronte di tagli che per il sindacato si tradurranno in «riduzioni di organico».

L’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen parla invece di «efficientamento della rete scolastica» che deve tenere conto dell’«andamento demografico». Rosolen assicura inoltre di aver lavorato «in stretto dialogo con le scuole e con i Comuni» per garantire «tutte le aree della regione», tanto che non saranno toccate «le scuole situate in territori montani e nelle aree interne».

Botta e risposta

Ma Rosolen vuole soprattutto sgomberare il campo da dubbi: «Vogliamo ribadire ancora una volta che non saranno soppresse scuole. Gli interventi riguardano unicamente le direzioni e gli uffici amministrativi, tenendo immutati i servizi scolastici sul territorio».

E ricorda che «il diritto allo studio è, e resterà sempre, una priorità della giunta» tanto che sono stati stanziati proprio per aiutare gli istituti interessati da dimensionamento «1,3 milioni nel biennio 2024/25» che possono essere usati «per coprire le spese di collegamento informatico tra i plessi, per il funzionamento dei servizi informatici, amministrativi o di supporto alla cittadinanza e per l’acquisto di beni strumentali».

Uno stanziamento che il segretario Fvg della Flc-Cgil Massimo Gargiulo attacca: «Con una mano si taglia e con l’altra si impegnano somme del bilancio regionale per lenire, vedremo con quale efficacia, gli effetti dei tagli». E se la Flc-Cgil chiede di «garantire gli organici docenti e personale Ata, dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi amministrativi», Rosolen risponde assicurando che è stato chiesto al governo di «tenere in considerazione i target raggiunti» dal Fvg perché non sia penalizzato in fase di assegnazione di organico rispetto a chi ha rimandato i tagli.

Gli accorpamenti

Sono stati approvati, come detto, quattro accorpamenti. Nel Goriziano, ok alla soppressione dell’Istituto comprensivo Perco e l’aggregazione dei plessi agli Istituti comprensivi Gorizia 1 e Gorizia 2, e alla fusione dell’Isis Cossar-Da Vinci con l’Isis Galilei.

Nel Pordenonese, sì alla fusione degli Istituti comprensivi di Chions e il Cardinal Celso Costantini di Pasiano di Pordenone.

Nell’Udinese, infine, ok all’accorpamento degli Istituti comprensivi di Palmanova e Destra Torre di Aiello del Friuli.

La Flc-Cgil critica questa fusione che crea un «mega istituto comprensivo che riunisce 18 plessi, 3 scuole medie, 8 Comuni» con «evidenti complicazioni organizzative e palesi squilibri fra i territori».

L’offerta formativa

Assieme al piano di dimensionamento arrivano però anche novità sul piano dell’offerta formativa. Via libera all’attivazione di nuovi indirizzi di studio alle superiori.

In particolare partiranno il corso di studi scenografici al Liceo artistico Nordio di Trieste, e il serale di Sistemi informativi aziendali all’Isis Deganutti di Udine e all’Isis Brignoli-Einaudi-Marconi di Gradisca d’Isonzo.

E sempre al Deganutti di Udine via a un ulteriore corso serale per il professionale di Servizi commerciali – promozione commerciale e pubblicitaria. Saranno inoltre attivate due nuove sedi associate dei Centri provinciali per l’istruzione degli adulti (Cpia), all’Istituto comprensivo di Spilimbergo e nel territorio comunale di Palmanova. —

 

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