Sanità in Fvg, migliorano le liste d’attesa: tempi ridotti del 23%

Miglioramenti di chirurgia oncologica, cardiologia e oculistica

Valeria Pace
Gli eletti del Fvg lunedì durante la prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa
Gli eletti del Fvg lunedì durante la prima seduta del Consiglio regionale dopo la pausa

La giornata d’aula del rientro sui banchi dei consiglieri nel 2025 ha avuto al centro i tempi d’attesa in sanità. Protagonisti nuovi dati che indicano miglioramenti, diffusi dall’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi e la consegna al presidente del Consiglio regionale di una petizione siglata da 4.700 cittadini e promossa dall’associazione Diritti del malato di Udine che chiede un’accelerazione.

I dati

I miglioramenti riguardano le urgenze in termini di chirurgia oncologica, di visite cardiologiche e oculistiche e la diagnostica per immagini. Le asportazioni urgenti di tumori sono state erogate nei tempi (entro 30 giorni) nell’82,46% dei casi, un aumento del 23,6% rispetto all’anno precedente. A rispettare le scadenze previste dall’impegnativa sono state il 63,3% delle prime visite cardiologiche con priorità B (10 giorni) e D (30 giorni), nel 2023 erano state il 55,6%. Nei tempi il 78,5% delle prime visite oculistiche con medesima priorità (l’anno prima erano il 63%). Per la diagnostica per immagini, si è passati dal 63,7% delle prestazioni erogate nei tempi del 2023 al 73,4%. «Questo vuol dire che va tutto bene? No», ha ammesso Riccardi, precisando che questo è «l’inizio di un percorso», ma «non si può negare che il sistema ha iniziato a marciare. I miglioramenti c’erano già nel 2023, nel 2024 sono evidenti».

Il dibattito

L’assessore interviene dopo una sfilza di interventi della minoranza, che seguono le relazioni di Carlo Bolzonello (Fedriga presidente) e di Simona Liguori (Patto) sul report sul 2023 consegnato al Comitato per la legislazione, il controllo e la valutazione. Nicola Conficoni (Pd) va all’attacco sulla gestione in Asfo. Riccardi ribatte che proprio l’azienda della Destra Tagliamento è in recupero netto: «Sulla prima visita cardiologica nel 2024 si registra un +103%».

E l’assessore aggiunge un accenno ironico al fatto che Pordenone sembri «il centro del mondo» in questo periodo – lì il dem è candidato sindaco, e da lì è scaturita la spaccatura in maggioranza, poi rientrata, sul piano oncologico, che invece ha diviso il Pd, costringendo i dem a riunirsi in conclave a fine giornata. E se Liguori auspica una campagna di sensibilizzazione sul diritto di garanzia che obbliga le aziende sanitarie a risarcire i cittadini a cui non può assicurare le prestazioni in tempo, Riccardi vanta di aver elaborato un regolamento unico regionale. Ma per i dem troppo complicato accedervi, ed Enrico Bullian (Patto) sfodera i dati delle cifre sborsate dalle singole aziende ottenute grazie a una sua richiesta di accesso agli atti.

I numeri per lui attestano una situazione ancora variegata in regione: «in Asufc sono stati erogati circa 13.000 euro di rimborsi nell’ultimo quadriennio, di cui 10.900 euro solo nel 2024. In Asugi, invece, i rimborsi sono stati di appena 300 euro nel 2023, saliti a 1.210 euro nel 2024. In Asfo zero». Bullian poi ricorda anche che, secondo un’indagine Federconsumatori, sono di molto migliori i dati di Veneto (che rispetta i tempi delle prescrizioni nel 93% dei casi) e Emilia-Romagna (88,6%).

Riccardi si difende parlando di un più ampio ricorso del privato accreditato «nei territori limitrofi» e ammonisce sul nodo inappropriatezza delle prescrizioni: «Non bisogna pensare di correre dietro all’aumento della domanda, ma va riorganizzato il sistema».

Sul diritto di garanzia aggiunge: «È stato richiesto da 8 mila persone a fronte di circa 340 mile prestazioni prenotate solo tramite il Call Center regionale. La quasi totalità delle persone (95,4%) è stata presa in carico direttamente dal servizio sanitario regionale e 355 casi erano in gestione». L’assessore però ha aperto a una richiesta dell’esponente civico sul rafforzamento dell’odontoiatria pubblica: «È un obiettivo 2025 per le aziende sanitarie presentare proposte».

Furio Honsell (Open) intanto auspica che Riccardi intervenga un miglioramento del clima nelle corsie perché non si rischi che pure questo favorisca un esodo dei sanitari, cui Riccardi risponde secco: «Le sue uscite sulla stampa ogni giorno non aiutano».

Manuela Celotti (Pd) poi incalza sul welfare aziendale per garantire che i professionisti della salute non lascino il territorio e attacca sulle case di comunità: «Siamo in forte ritardo».

Come a teatro

La giornata si è chiusa con un coup de théâtre ad opera del consigliere Roberto Novelli (Fi) che ha presentato una mozione – passata quasi all’unanimità – per manifestare sostegno alle forze dell’ordine che si trovano a fronteggiare persone violente, spesso armate «di coltelli come questo», e ne sfodera uno, che poi fa vedere sia solo giovattolo, retrattile.—

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Il Piccolo