In quattro dal Fvg pronti a giurare all’Accademia militare di Modena: «Una scelta di vita»

La chiamata nel cortile di palazzo Ducale per 224 allievi ufficiali: tra di loro due udinesi, un pordenonese e un triestino iscritti al 206° corso Dignita

Lorenzo Degrassi
Da sinistra Aurora Aliberti, Jacopo Convertini, Marco Beritognolo e Francesco Prata
Da sinistra Aurora Aliberti, Jacopo Convertini, Marco Beritognolo e Francesco Prata

Si chiamano Aurora Aliberti, Marco Beritognolo, Jacopo Convertini e Francesco Prata: sono i quattro allievi ufficiali provenienti dal Friuli Venezia Giulia che, venerdì 7 marzo, presteranno giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana all’Accademia Militare di Modena.

L’atto solenne si terrà nella storica cornice del cortile d’onore del palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare, al cospetto della bandiera dell’istituto dove verrà letta la tradizionale formula del giuramento.

Un passaggio che permetterà ai 224 allievi ufficiali, dei quali 213 italiani e 11 stranieri, di entrare a pieno titolo a far parte dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri.

Il cortile d’onore dell’Accademia militare di Modena
Il cortile d’onore dell’Accademia militare di Modena

Gli allievi fanno parte del 206° corso “Dignità” frequentato anche da 52 donne, pari a circa un quarto dei frequentanti.

Una di loro, Aurora Aliberti, è di Tarcento. Prima di entrare in Accademia, ha frequentato la Scuola Navale Militare “Francesco Morosini” di Venezia. Aurora ha deciso senza indugio di intraprendere la carriera militare: «È ciò che desideravo fare veramente nella mia vita – racconta – tanto che ho affrontato il concorso per entrare in Accademia contemporaneamente alla preparazione per l’esame di matura e questa penso sia stata la difficoltà principale».

Il giuramento che si appresta a fare rappresenta per Aurora «un nuovo inizio, un punto di partenza ma anche di arrivo, che chiude quel sentiero pieno di ricordi iniziato alcuni anni fa nella scuola militare».

Marco Beritognolo, invece, è nato a Pordenone nel 2003 ed è figlio di un generale di brigata dell’aviazione in congedo. Ha sempre vissuto a Cordenons e, prima di entrare nell’Accademia di Modena, ha frequentato nella sua città il liceo Leopardi-Majorana. Come tutti i suoi colleghi, anche Marco è molto emozionato, ma ha le idee chiare su quello che sarà il suo futuro. La sua aspirazione è quella di «diventare un ufficiale di fanteria alpina, in quanto molto appassionato della montagna e delle attività che lì si svolgono».

Jacopo Convertini è di San Daniele del Friuli dove ha sempre vissuto assieme ai suoi genitori e dove, prima di iscriversi all’Accademia di Modena, ha frequentato il liceo scientifico Manzini.

Come per i suoi commilitoni, anche per Jacopo l’emozione per il giuramento di domani è tanta, ma l’esperienza più significativa rimarrà la Cerimonia dello Spadino. «È il simbolo dello status di allievo ufficiale – spiega – ed è una tradizione che si tramanda da generazioni. È un momento molto emozionante che ho potuto condividere anche con la mia famiglia, presente per l’occasione».

Francesco Prata, 21 anni, è l’unico triestino del gruppo. Ha frequentato il liceo scientifico Galilei e per due anni la facoltà di Ingegneria informatica dell’Università di Trieste. «Ho scelto di intraprendere la carriera militare per poter servire il mio Paese – ci tiene a sottolineare –. Sono appassionato di tecnologia e attratto dal fatto che l’esercito sta investendo molto sul fattore innovazione. Gli ingegneri possono essere impiegati come ufficiali del corpo non solo in ambito nazionale ma anche internazionale. Riuscire ad accedere a uno degli istituti di formazione più prestigiosi d’Italia e del mondo ha reso orgogliosa tutta la mia famiglia e i miei amici, poiché erano consapevoli che si trattava di un progetto che avevo coltivato per anni e che finalmente mi permette di realizzarmi pienamente come persona».

L’Accademia Militare di Modena, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’istituto di formazione militare a carattere universitario, responsabile della formazione iniziale dei futuri ufficiali d’arma e medici dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porterà al conseguimento della laurea in scienze strategiche, ingegneria, medicina e chirurgia, veterinaria, chimica, tecnologie farmaceutiche e giurisprudenza.

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