Inaugurata a Cattinara la sala operatoria ibrida per interventi chirurgici all’avanguardia
Si tratta del primo spazio di questo tipo in Friuli Venezia Giulia
Una sala operatoria ibrida, in cui i macchinari di ultima generazione sono al servizio dei chirurghi per permettere interventi vascolari e cardiovascolari di precisione e sempre meno invasivi.
La nuova frontiera della chirurgia arriva all'ospedale Cattinara di Trieste. È stata inaugurata oggi, mercoledì 18 dicembre, la sala ibrida, il primo ambiente operatorio di questo tipo in Friuli Venezia Giulia.
Si tratta di uno spazio munito di attrezzature all'avanguardia, come un angiografo tridimensionale con braccio meccanico in grado di ruotare intorno al paziente proiettando in tempo reale, su un grande schermo, immagini 3D dei vasi sanguigni e gli organi su cui intervenire.
I vantaggi per i pazienti sono molteplici, come ha spiegato Sandro Lepidi, direttore della Struttura complessa (Uco) Clinica vascolare ed endovascolare:
"Interventi meno invasivi, con incisioni cutanee limitate, in qualche caso come se si trattasse di una puntura, e tempi di recupero più veloci".
La sala ibrida offre una marcia in più per curare patologie gravi come aneurismi aortici, ostruzione delle arterie carotidi e delle gambe.
Il costo, finanziato con fondi regionali, sfiora i 2 milioni di euro.
Al taglio del nastro, oltre al professor Lepidi, erano presenti Antonio Poggiana, direttore generale di Asugi; Gianfranco Sinagra, direttore Dai Cardiotoracovascolare e Riccardo Riccardi, assessore regionale alla Salute.
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