“Ha avvicinato la Chiesa, ha lottato per i diritti, era un grande Papa” così la comunità del Friuli Venezia Giulia ricorda Francesco

Numerose reazioni di cordoglio in regione per la scomparsa del Pontefice: ne riportiamo alcune 

Papa Francesco nel corso della sua ultima visita a Trieste, il 7 luglio 2024. Foto Silvano
Papa Francesco nel corso della sua ultima visita a Trieste, il 7 luglio 2024. Foto Silvano

Fedriga: “Ha avvicinato la vita della Chiesa alle persone comuni”

"La morte di Papa Francesco all'indomani della Santa Pasqua commuove come un segno potente tutti i credenti e tutte le persone di buona volontà di questo mondo alla luce di un pontificato contrassegnato dalla grande capacità di avvicinare la vita della Chiesa alle persone comuni: ora è il momento di raccogliersi in preghiera". Con queste parole il governatore del Friuli Venezia Giulia e presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome Massimiliano Fedriga ha commemorato la scomparsa del Pontefice. 

 

Il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza: “Sono veramente dispiaciuto. Era un grande Papa”

 

Bordin: “Ricordo indelebile, grandi doti morali e umane

"Un Papa venuto dalla fine del mondo, che con la sua umanità e gentilezza ha saputo avvicinare le persone alla fede e alla cristianità, ha lasciato un ricordo importante nella vita del Paese e del mondo intero, dando esempio di valori autentici e di straordinaria testimonianza umana e spirituale". È il messaggio di cordoglio del presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, alla notizia della scomparsa di Papa Francesco all'età di 88 anni. "Rimarrà indelebile nel mio cuore - evidenzia il massimo esponente dell'Assemblea legislativa Fvg - l'incontro avvenuto in Vaticano in occasione dell'inaugurazione del presepe di Grado, lo scorso dicembre". "La sua memoria - conclude Bordin - resterà viva in quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di apprezzarne le doti umane e morali".

Il sindaco di Udine: “Ci ha sempre dimostrato uno spirito rivolto al dialogo” 

Questa la dichirazione rilasciatro dal sindaco di Udine Alberto Felici De Toni sulla scmparsa di Papa Francesco: “Partecipo personalmente e come amministratore della città al dolore profondo che colpisce milioni di persone per la scomparsa di Papa Francesco. Il suo è stato un pontificato dai valori saldi e chiari, nel segno del Santo di Assisi: l’attenzione per gli ultimi, gli emarginati, i fragili e i dimenticati della terra, come i migranti. Un sentimento di carità che il Papa ha sempre dedicato anche alle periferie, al creato, all’ambiente. Il primo pontefice gesuita ci ha sempre dimostrato uno spirito fortemente ecumenico e rivolto al dialogo: in questi ultimi difficili anni è stato l’unico leader a chiedere in maniera instancabile la pace, come unica via per l’umanità. Spesso ahimè senza essere sufficientemente ascoltato. È stato il primo papa ad andare in alcuni paesi musulmani, a testimonianza del suo impegno per la solidarietà e la cooperazione tra i popoli. Un messaggio di svolta, di cambiamento e di impegno, che abbiamo il dovere di coltivare.”

Serracchiani: “Ha lottato per la giustizia e i diritti umani”

"La sua vita e il suo ministero lasceranno un'impronta indelebile in tutte e tutti noi. Papa Francesco ha saputo incarnare nel Pontificato la propria umanità, avvicinando le persone, i cristiani e anche coloro che si sentivano distanti dalla fede, promuovendo valori di pace, solidarietà, uguaglianza. Ha lottato per i più deboli, per i diritti umani e per un mondo più giusto, richiamando tutte e tutti noi a un impegno civico e morale". Lo scrive sul proprio profilo Facebook la deputata e responsabile Giustizia del Pd Debora Serracchiani, ricordando Papa Francesco.

"La sfida più importante del suo Pontificato - scrive ancora la deputata - fu portare avanti un messaggio potente di misericordia, fratellanza e speranza, mentre tutto intorno a noi si frammentava, si divideva e anche le parole d'amore suonavano lontane".

 

La Comunità regionale pari opportunità: “L’umanità adesso è più povera”

Oggi l'intera umanità è più povera". È quanto afferma in una nota la presidente della Commissione regionale Pari Opportunità (Crpo), esprimendo il cordoglio della Crpo per la scomparsa del Pontefice. "Vogliamo ricordarlo - evidenzia Marcolin - con le parole che lo stesso Papa Francesco ha usato per parlare della donna. Queste hanno un grandissimo significato e deve illuminarci nel nostro cammino". "La donna - cita così Marcolin il pensiero di Bergoglio - è colei che fa bello il mondo, che lo custodisce e lo mantiene in vita. Vi porta la grazia che fa nuove le cose, l'abbraccio che include, il coraggio di donarsi. La pace è donna. Nasce e rinasce dalla tenerezza delle madri. Perciò il sogno della pace si realizza guardando alla donna. Non è un caso che, nel racconto della Genesi, la donna sia tratta dalla costola dell'uomo mentre questi dorme. La donna, cioè, ha origine vicino al cuore e nel sonno, durante i sogni. Perciò porta nel mondo il sogno dell'amore. Se abbiamo a cuore l'avvenire, se sogniamo un futuro di pace, occorre dare spazio alla donna"

 

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