Fedriga: “Crescita esponenziale del Friuli Venezia Giulia”
Il governatore ha aperto la conferenza stampa di fine anno con riferimento alla Finanziaria 2025 e allo sforzo fatto per reperire più risorse. Tra i temi anche il trasloco degli uffici in Porto Vecchio e il monito sulla sanità
“Abbiamo dato una forte spinta di cambiamento e innovazione. Nell’ultima manovra le risorse sono salite in tutto a 6,2 miliardi di euro. La Regione è stata in grado di reagire a periodi difficili e la crescita adesso è esponenziale. Sono risorse a disposizione dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Questo significa esercizio dell’Autonomia”.
Così il presidente della Regione Massimiliano Fedriga ha aperto la conferenza stampa di fine anno, con un riferimento alla manovra finanziaria 2025, ripercorrendo l’attività dell’anno che sta per concludersi.
“Abbiamo introdotto nuove misure, ma abbiamo voluto consolidare le linee strategiche degli anni passati – ha sottolineato Fedriga -. Abbiamo dato un indirizzo chiaro, con la consapevolezza che le risorse sono importanti e vanno valorizzate e spese bene”. “Scelte di responsabilità” a fronte delle “tensioni internazionali che condizionano anche la nostra economia”.
A preoccupare il governatore è in particolare la “crisi economica della Germania”. Fedriga ha poi ricordato che con la manovra 2025 sono stati stanziati 6,2 miliardi di euro contro i 4,1 miliardi del 2018 (+2,1 miliardi, +51%).
Nella prima parte della conferenza stampa Fedriga ha comunicato che, in mattinata, “la Conferenza servizi ha dato il via libera al progetto di trasferimento degli uffici della Regione in Porto Vecchio", affermando che “la sfida è ora superare gli inghippi burocratici” e che “l'operazione Porto Vecchio è conveniente e strategica, un’operazione straordinaria con le risorse della Regione".
Un passaggio polemico è arrivato sul tema sanità: “L'appello che faccio è: basta! Non si può speculare sulla salute dei cittadini” ha detto, facendo riferimento alle polemiche sollevate dall’opposizione. È in corso “l’iter per una fondamentale riforma organizzativa del sistema sanitario: vogliamo mettere al centro il cittadino e non chi eroga i servizi, vogliamo rendere più accessibile e più sicuro il sistema”.
“Dove ci sono poche prestazioni – ha continuato il governatore - non c'è sicurezza. Se non fosse chiaro questo e qualcuno credesse che a ogni angolo ci deve essere un punto che eroga l’operazione a cuore aperto vuol dire che si mette a rischio la sicurezza dei cittadini della regione. A protestare non è chi usufruisce del servizio, ma chi utilizza uno scalpo per avere un ritorno di carattere politico”.
Controllo dei confini
"Sulla possibilità che la sospensione di Schengen, con i controlli ai confini tra Italia e Slovenia, continui per tutto il 2025 Fedriga ha risposto così: “Non lo escludo, ma su questo devo fare i complimenti al ministero dell'Interno e alle forze dell'ordine perché la sospensione di Schengen viene fatta in modo attento e oculato. Si stanno raggiungendo risultati straordinari per quanto riguarda gli arresti di trafficanti, ma non mi sembra ci sia un particolare disagio per i cittadini che oltrepassano il confine". Sul tema delle crisi internazionali che possono impattare anche sull’economia del Fvg Fedriga ha rimarcato che “la Germania sta vivendo un momento difficile che nasce dalle scelta di legarsi alla Russia dal punto visita energetico”. il governatore ha parlato di “scelte strategiche sbagliate a livello europeo, tutto il green new deal rischia di ammazzare la produzione europea e di non abbattere le emissioni, visto che non compensa l’inquinamento prodotto dalla Cina che poi importa i suoi prodotti in Europa. Non è una strategia geniale. Così non avremo più le imprese e avremo ancora l’inquinamento”. Poi Trump e rischio dazi. “Mi pare molto collaborativo finora, non vedo particolari rischi per noi”.
Autonomia, terzo mandato, province
Sull’autonomia differenziata il governatore ha puntualizzato: "Non temo il referendum, temo la paura indotta da notizie false che spacca il Paese. Chi è contrario all'autonomia deve dire con chiarezza che vuole uno Stato centralizzato. I nostri numeri testimoniano che un’autonomia esercitata bene porta risultati importantissimi per un territorio, siamo la prova empirica che l’autonomia serve per migliorare le risposte ai cittadini. C’è qualcuno che, invece, fa solo lotte di potere e di partito. Sul terzo mandato in Fvg ha sottolineato che si deciderà nel 2025: "Diremo di sì o di no, ma decideremo sul terzo mandato". Quindi, la reintroduzione delle province con l’auspicato via libera alla modifica dello statuto: “Mi auguro che il Parlamento approvi. Abbiamo avuto una pazienza stoica, un anno e mezzo per approvare la prima lettura. Spero che la seconda, terza e quarta vadano velocemente e che nel 2026 potremo finalmente andare al voto per le province". "Stiamo lavorando sulle funzionalità e sulla capacità di dare risposte per gli Edr che diventeranno le province". Quanto a eventuali modifiche dei confini provinciali "possiamo confrontarci con tutti sui territori, non aprirei però questo vaso di Pandora perché altrimenti alimentiamo la conflittualità invece di risolvere il problema".
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