A Trieste nuda proprietà in crescita, a Udine bicamere al top: ecco come cambia il mercato immobiliare regionale provincia per provincia
La richiesta di case in Friuli Venezia Giulia varia da territorio a territorio. A Gorizia, per esempio, è difficile trovarle in affitto
I dati sull’osservatorio immobiliare 2024 forniti giovedì a Trieste dalla Fiap, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, delineano una buona vitalità del mercato per il Friuli Venezia Giulia, con tendenze che variano di gran lunga nel territorio. Ecco una sintesi dell’andamento in regione, distinto provincia per provincia.
Trieste: le soluzioni più costose in Costiera
A Trieste aumenta la richiesta di nuove costruzioni, soddisfatta da nuovi cantieri presenti in città in parte già conclusi e in parte in fase di realizzazione con molte prenotazioni già sulla carta. In crescita anche il mercato della nuda proprietà: è il caso, in particolare, di proprietari anziani che vogliono monetizzare la proprietà del loro immobile per avere liquidità, riservandosi l’usufrutto. Per il nuovo le quotazioni al metro quadro vanno da un minimo di 1.800 a un massimo di 5.100 euro per un’abitazione in Costiera. In centro storico si parte da un minimo di 3.400 per arrivare a un massimo di 4.000, mentre in Borgo Teresiano si oscilla tra i 3.000 e i 3.500 euro. Le quotazioni di partenza più basse si registrano a Chiarbola, Ponziana, Servola, Altura e nella zona di via Flavia con 1.800 euro al metro quadrato.
Isontino: difficoltà a trovare alloggi in affitto
I prezzi al metro quadro sono particolarmente bassi nel comune di Gorizia, poco oltre i 900 euro. Leggermente superiori nella Destra Isonzo e del 10% superiori nella Sinistra Isonzo. Grado si attesta sugli oltre 2.000 euro di valore medio del compravenduto. I prezzi hanno fatto segnare un rialzo conseguente all’alta domanda in particolare per certi tipi di appartamenti di piccole dimensioni. L’appartamento tipico che si vende a Gorizia costa circa 110.000 euro, bicamere. Sono molto richiesti i monolocali, anche per investimento, come le casette con giardino. Grosse difficoltà si riscontrano per vendere gli uffici, spesso vendibili solo se trasformabili in residenziale, e i locali a uso commerciale. Di rilevante importanza anche la grossa difficoltà nel trovare appartamenti a scopo locativo: ci sono goriziani, lavoratori, studenti che devono cercare per mesi un alloggio in affitto.
Pordenone verso un’accelerazione
Nell’area pordenonese i prezzi si mantengono su livelli stabili o subiscono leggeri aumenti, con variazioni annuali intorno al 2-3%. A Pordenone città i prezzi al metro quadro nelle zone centrali e ben collegate secondo la Fiaip potrebbero mantenersi più elevati rispetto ai comuni circostanti, dove la domanda è leggermente inferiore. Il mercato degli affitti continua a beneficiare della crescita della domanda, soprattutto da parte di giovani lavoratori e famiglie che preferiscono attendere ulteriormente prima di acquistare. Ciò potrebbe comportare un leggero aumento dei canoni di locazione, specialmente nelle aree vicine a poli industriali e commerciali. Nel complesso il mercato immobiliare di Pordennee e provincia dovrebbe mantenersi stabile o in leggera perdita nel 2024, con una possibile accelerazione nella seconda metà dell’anno.
Udine città: bicamere e miniappartamenti al top
Secondo i dati dell’osservatorio immobiliare della Fiaip a Udine sorridono le zone del semicentro nord (quotazioni da 700 a 3.500 euro al metro quadro) e il centro e centro storico cittadino (si parte da 900 per arrivare a 4.000 euro al metro quadro). Bene anche zona est San Gottardo e la zona di via Cividale (fino a 2.100 euro). In città le tipologie di alloggio maggiormente in voga sono il bicamere e il miniappartamento, un dato spinto anche dal buon numero di transazioni per il mercato delle case da investimento. Resta, a Udine come nel resto della provincia friulana, un parco immobili mediamente vetusto, vuoi per tipologia, vuoi per caratteristiche. Sicuramente c’è stato un effetto dettato dai diversi bonus, compreso il superbonus, che hanno contribuito a svecchiare il patrimonio immobiliare. Ma il percorso, secondo la Fiaip, è ancora lungo.
Provincia friulana: Lignano svetta, bene il Tarvisiano
Nel territorio provinciale udinese fanno segnare risultati positivi in particolare Cervignano (da 500 a 2.300 euro al metro quadro) e Lignano Sabbiadoro, dove si parte da 1.300 per arrivare a un massimo di 7.000 euro per alloggi top, molto particolari e ovviamente con vista mare. Bene anche il Tarvisiano che registra un aumento del proprio indice di gradimento di mercato sugli acquirenti d’oltre confine e che ha prezzi che arrivano fino a 2.900 euro al metro quadro. Tra le località fanalino di coda figurano Manzano (200-1.700 euro), Tarcento (300-1.900 euro), Basiliano (300-2.200 euro). In provincia le tipologie più richieste rimangono le soluzioni indipendenti. Da sottolineare che Udine e provincia ricoprono più del 40% dell’intero numero di transazioni del mercato immobiliare regionale.
La prospettiva del Porto Vecchio a Trieste
«A Trieste il mercato immobiliare registra ancora una forte richiesta di spazi. In quest’ottica vanno letti positivamente gli interventi che riguardano il Porto Vecchio e l’area delle caserme di via Rossetti, dove nascerà un grande polo scolastico, liberando alcuni storici edifici del centro che avranno bisogno di investimenti importanti per essere riqualificati e messi nuovamente sul mercato. È un settore che l’Amministrazione regionale sta continuando a sostenere con nuove misure che siamo certi risulteranno particolarmente efficaci». Lo ha affermato ieri l’assessore alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti durante la presentazione dei dati dell’Osservatorio immobiliare Fiaip 2024 per il Friuli Venezia Giulia. Nel portare i saluti del governatore Fedriga, Roberti ha ricordato che nel 2019 il Friuli Venezia Giulia, in virtù della propria specialità, ha ridefinito con lo Stato la competenza sui diritti immobiliari.
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