Da oggi torna il ticket di accesso a Venezia

La prenotabilità della città storica sarà testata in tutti i fine settimana, dal venerdì alla domenica, nei mesi di maggio, giugno e luglio

Torna il ticket di accesso a Venezia
Torna il ticket di accesso a Venezia

Venezia, stazione di Santa Lucia: primo giorno di ticket 2025. È una coppia argentina, Evi e Aldo arrivati ieri all’aeroporto Marco Polo e ospiti in una struttura ricettiva fuori dal Comune, la prima ad essere controllata questa mattina alle 8,30: «E chi lo sapeva? Ma abbiamo appena pagato la tariffa da 10€, ne vale la pena per Venezia».

È una mattinata soft di controlli con decine di steward distributi principalmente nei punti di accesso alla città, come la stazione Santa Lucia, Piazzale Roma, l’area Cornoldi e la Marittima. Solo se serve, entra in scena la polizia locale.

I primi turisti sono stati accolti dal personale con pettorine bianche, pronti a fornire informazioni e a fare una verifica del qr code con i palmari. Totem informativi, colorati di rosso, verde e blu, spiegano in italiano e inglese le modalità del contributo d’accesso. Per oggi (dati aggiornati alle 8,30) sono stati 8 mila i paganti totali, di cui 2.400 a 10€. Nel complesso, quindi fino a fine luglio, ad oggi risultano paganti 77 mila, e 117 mila sono le esenzioni (la maggior parte i turisti pernottanti).

È quindi ripartito stamani, 18 aprile il contributo d'accesso per l'ingresso a Venezia, dopo la prima sperimentazione del 2024: quest'anno le giornate sono quasi raddoppiate - sono passate da 29 a 54 -, e dopo un primo blocco continuo da oggi e fino al 4 maggio, la prenotabilità della città storica sarà testata in tutti i fine settimana, dal venerdì alla domenica, nei mesi di maggio, giugno e luglio.

Di questi «il 75% ha prenotato in anticipo e pagato 5 euro», ha spiegato l'assessore al Bilancio del Comune di Venezia, Michele Zuin, sintomo che «la gente preferisce pagare meno e prenotare per tempo».

Torna il ticket d'accesso a Venezia: ecco com'è andata

Il 25%, invece, ha versato 10 euro, allo stesso modo di quanto dovranno fare gli avventori che arriveranno alla spicciolata. Sono invece 117mila le richieste di esenzione (il numero è sempre provvisorio) pervenute all'amministrazione comunale.

Zuin ha ribadito che quella della prenotabilità di Venezia «non è un'operazione per fare cassa, perché l'anno scorso abbiamo speso più di quello che abbiamo introitato».

Nel 2025, invece, «prevediamo di fare un milione, un milione e mezzo di avanzo - ha precisato -, ma useremo questi soldi per tenere più basse le bollette Veritas dei veneziani».

Al termine della sperimentazione di quest'anno «analizzeremo e discuteremo degli effetti e il prossimo anno valuteremo eventualmente come rafforzare ulteriormente la misura anche in base agli effetti avuti - ha quindi aggiunto l'assessore al Turismo, Simone Venturini -. La misura è importante, perché ci comunica in anticipo il numero degli arrivi a Venezia e possiamo così comunicare col turista prima del suo arrivo in città».

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