Truffe affettive, oltre 300 vittime a Nord Est: ecco come proteggersi

Rossana Tescaroli, ex vittima, ora referente per il Triveneto di Acta, denuncia le manipolazioni psicologiche alla base di questi raggiri

Sabrina Tomè
Una donna mentre chatta al cellulare
Una donna mentre chatta al cellulare

Le hanno definite truffe romantiche, ma di romantico non hanno nulla. Anzi. Si tratta di violazioni talmente brutali, che una delle vittime non ha esitato a denunciare di essere stata «stuprata nell’animo».

Lei è Rossana Tescaroli, vicentina di 56 anni: dopo aver perso soldi e affetti ha reagito scrivendo un libro, ma soprattutto mettendosi a disposizione di altre persone nelle sue stesse condizioni. Ora sta girando il Paese (è appena stata a Padova) come referente per il Triveneto di Acta, Azione Contro Truffe Affettive e Lotta Cybercrime, una delle associazioni più attive in Italia contro il fenomeno dei raggiri online, quelli affettivi ma anche quelli finanziari. L’obiettivo è di far conoscere il problema per prevenirlo.

Lo scorso anno sono stati 1.360 i casi seguiti da Acta, di cui circa 300 solo tra Veneto e Friuli. Non tutte le segnalazioni diventano poi denunce. Secondo il report 2024 della Polizia Postale le truffe online (di ogni natura) complessivamente denunciate nel nostro Paese hanno raggiunto la cifra di 18.714 (in aumento del 15% rispetto all’anno prima) con un’entità di somme sottratte superiore ai 181 milioni di euro (in crescita del 32%).

Un ricco business che, come tale, porta la firma di veri e propri professionisti. «La truffa ti viene costruita su misura», spiega Rossana Tescaroli, «Loro non sono mai un’unica persona, ma un’associazione a delinquere di stampo mafioso. Ci sono più persone e ciascuna di esse ha una specializzazione: c’è il romantico e c’è lo psicologo, c’è l’hacker, c’è il falsario. La vittima viene agganciata e sondata: in base alle risposte date può partire la truffa affettiva o quella delle criptovalute. Viene acquisita la fiducia della persona e quando sentono che è pronta, allora, iniziano a chiedere soldi. Non è facile accorgersi di quello che sta succedendo sia perché spesso agiscono approfittando di momenti di alterazione dello stato d’animo, sia perché ti fanno vivere in un mondo parallelo, un mondo meraviglioso nel quale l’unica cosa che conta sono i messaggi ricevuti e la seratonina è alle stelle».

Una manipolazione in piena regola che comporta dipendenza affettiva: quando la scopri, perché prima o poi succede, hai già perso molto, o troppo. Rossana era stata contattata da tal Roberto Sanchez che si era presentato come un vedovo con due bimbi. Lei ci ha rimesso soldi, ma soprattutto il rapporto con il marito.

I casi in Veneto sono tanti e non importano età, livello di istruzione, inserimento sociale. C’è per esempio la psicologa che pensava di chattare con Bono degli U2 dopo essere stata contattata da quello che riteneva il suo fans club; ha perso 50 mila euro.

«Abbiamo cercato di farle capire che non era lui quello con cui si rapportava, ma non è stato semplice», spiegano ad Acta. C’è la pensionata benestante che ha venduto l’appartamento in cui abitava e ora si mantiene cucendo abiti. C’è l’ex generale dell’esercito in pensione Gerardino De Meo, del Veronese, che ha perso 230 mila euro, spinto a investire in una piattaforma di criptovalute da tal Amy che gli ricordava la figlia.

Far conoscere il problema è la mission dell’associazione. «Occorre prima di tutto sapere che queste truffe esistono», puntualizza Tescaroli, «I campanelli d’allarme per individuarle sono diversi: le richieste di soldi e il venire isolati dagli amici. È importante raccontare quello che sta succedendo a chi ti sta accanto». 

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