Omicidio Resinovich, Visintin indagato va in Austria “a fare un giro in bici”. L’avvocato: «Siamo sereni, è un atto dovuto»
Sulla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati del marito di Liliana, Sterpin: “Da tre anni aspettavo questo momento”

Sebastiano Visintin, indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich, si trova attualmente in Carinzia, nel Sud dell'Austria, al confine con il Friuli Venezia Giulia, meta turistica anche per i triestini. "Sono venuto a riposarmi, non sto bene, oggi mi sento un po' meglio, ho anche qualche problema fisico" ha detto all’Ansa l’uomo, all'indomani della notizia che è stato iscritto nel registro degli indagati. "Non sono preoccupato", la vicenda, "è ingigantita, vediamo ...".
La gita dopo la notizia
Visintin ha spiegato di essere partito oggi, 12 aprile, alle 6.30 da Trieste e di essere arrivato in albergo nella zona di Villacco dopo due ore. "Mi preparo e prendo la bici, forse vado a Felden, farò il giro del lago".
"Nel pomeriggio farò una sauna con gli amici e poi la cena. Da 30 anni siamo sempre gli stessi amici, facciamo le solite cose, si mangia, si beve ... un tuffo nel lago gelato tira su il morale. Ci sono belle signorine..." Quando tornerà a Trieste? "Non te lo dico".
L’avvocato di Visintin
Le parole di Paolo Bevilacqua, difensore di Sebastiano Visintin, ora indagato per l'omicidio volontario della moglie Liliana Resinovich: «Allo stato ci troviamo di fronte ad un mutamento di ruolo del signor Visintin che viviamo come espressione di un atto dovuto, per il compimento di attività che, francamente, stupisce a distanza di così tanto tempo dall’originaria iscrizione di reato».
«Lo scenario degli elementi di prova raccolti è da noi conosciuto e non sappiamo quale strada investigativa ulteriore voglia percorrere la Procura. Soprattutto, fiduciosi, come sempre, e nonostante tutto, di quello che sarà un atteso approdo della verità e che, per quanto ci riguarda, ci vede sereni perché assolutamente estranei dall’ipotesi delittuosa odierna, ci chiediamo però: perché proprio Sebastiano? Perché solo lui? Attendiamo di conoscere risposta alle nostre domande e di leggere le motivazione di questa inaspettata virata di indagine».
Il consulente di Visintin, il medico legale Raffale Barisani invece ammette che «ce lo aspettavamo che venisse indagato, lo avevamo previsto. Comunque meglio così, almeno ora si gioca a carte scoperte. Finalmente non abbiamo solo un’accusa mediatica, bensì elementi di accusa da parte di chi è autorizzato a farlo».
Il commento di Sterpin
"Finalmente! Da tre anni aspettavo questo momento. Bene, anche se è sempre troppo tardi perché questa cosa dovevano farla gli investigatori di allora e invece si sono dimostrati almeno negligenti, altrimenti si sarebbero accorti di tutte le incongruenze" del caso. Lo ha detto Claudio Sterpin, l'amico di Liliana Resinovich, commentando la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati di Sebastiano Visintin.
Sterpin ha ringraziato il fratello di Liliana, Sergio, e altri parenti "che si sono sempre battuti in modo forte per evitare la cremazione del corpo di Liliana. Altrimenti il caso non avrebbe mai avuto" questo sviluppo.
"E' dunque grazie a loro - ha proseguito - se il caso non è stato archiviato".
Sterpin è tornato sulle dichiarazioni che Visintin rilasciò poco dopo la scomparsa di Liliana: "E' inammissibile che una persona a 48 ore dalla scomparsa della moglie, invece di essere disperata si preoccupa di dire che ha un alibi. Inoltre questa persona non doveva essere disperata per la morte di Liliana, di cui non si sapeva ancora, ma per la sua scomparsa". Infine, Sterpin ha auspicato che le indagini lo coinvolgano.
"Quella mattina aspettavo Lilli, sono stato in casa tutta la mattina. E' successo altre volte che non potesse raggiungermi ma mi aveva sempre avvisato, invece quella mattina non lo ha fatto. Poi, in tarda mattinata sono uscito. Se mi indagano ... ben venga", ha concluso Sterpin.
Il fratello
"Non sapevo niente, non sapevo che fosse stato indagato e non posso dire che sono contento. Ma sono invece contento del fatto che finalmente c'è questo nuovo team di investigatori che sta facendo il suo lavoro". Lo ha detto Sergio Resinovich, il fratello di Liliana, commentando la notizia che Sebastiano Visintin è stato iscritto nel registro degli indagati. "Spero che vadano avanti, che facciano il loro lavoro", ha concluso.
La svolta
Sebastiano Visintin è ufficialmente indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich. L’avviso di garanzia gli è stato notificato dopo una perquisizione avvenuta lo scorso martedì nella sua abitazione e durata oltre sette ore.
Sono oltre tre anni che la morte di Liliana Resinovich rimane avvolta in un mistero. La donna era sparita il 14 dicembre 2021 ed è stata ritrovata cadavere il 5 gennaio del 2022 nella parte boschiva ai margini dell’ex Opp.
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