Caso Resinovich, indagato per omicidio il marito di Liliana, Sebastiano Visintin
L’avviso di garanzia gli è stato notificato dopo una perquisizione avvenuta lo scorso martedì nella sua abitazione e durata oltre sette ore

Sebastiano Visintin è ufficialmente indagato per l’omicidio della moglie Liliana Resinovich. L’avviso di garanzia gli è stato notificato dopo una perquisizione avvenuta lo scorso martedì nella sua abitazione e durata oltre sette ore. Visintin, raggiunto telefonicamente, «conferma solo di aver ricevuto dagli uomini della Questura una notifica che ho consegnato al mio legale. Durate il sopralluogo sono rimasto seduto sul divano, non ho idea di dove abbiano guardato».
La notizia viene confermata anche dal consulente di Visintin, il medico Raffaele Barisani, sorpreso dalla fuga di notizie che avrebbero dovuto restare per ora riservate.
Le tappe della vicenda
Sono oltre tre anni che la morte di Liliana Resinovich rimane avvolta in un mistero. L’allora 63enne ed ex dipendente regionale in pensione è uscita dal suo appartamento al civico 2 di via Verrocchio a Trieste il 14 dicembre 2021, intorno alle 8.30, per non farvi più ritorno. Il marito aveva presentato denuncia di scomparsa la sera stessa, intorno alle 22. Gli inquirenti nelle prime ore avevano pensato a un allontanamento volontario.
Il corpo di Liliana è stato rinvenuto il nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico di Trieste il 5 gennaio 2022, poco dopo le 16. La donna, rannicchiata a terra in posizione fetale sul lato sinistro, era infilata in due sacchi neri.
Dopo il ritrovamento del corpo le indagini si sono diramate in tutte le direzioni: ma in questa fase non è stato indagato nessuno e non è stata esclusa neppure la pista del suicidio.
Ad agosto 2022 sono stati resi noti gli esiti della prima autopsia, condotta dal medico legale Fulvio Costantinides e dal radiologo Fabio Cavalli: Liliana Resinovich sarebbe morta per soffocamento e si sarebbe soffocata da sola. Alla luce di quanto emerso dalle perizie, la Procura di Trieste aveva dunque classificato la morte di Liliana Resinovich come un suicidio, chiedendo l’archiviazione.
Ma le conclusioni alle quali erano giunti gli inquirenti non hanno soddisfatto i familiari della donna, che attraverso i loro legali hanno chiesto ulteriori accertamenti investigativi. Il 23 febbraio 2023 il gip del Tribunale di Trieste Luigi Dainotti non ha accolto la richiesta di archiviazione e ha così riaperto il caso sulla morte di Liliana Resinovich, riqualificando l’ipotesi di reato: non più sequestro di persona ma omicidio.
Il 28 febbraio 2025 l’antropologa forense Cristina Cattaneo, i medici legali Stefano Tambuzzi, Biagio Eugenio Leone e l’entomologo Stefano Vanin hanno depositato la nuova perizia richiesta dalla Procura di Trieste. Sebastiano Visintin è la prima persona indagata per l’omicidio di Liliana Resinovich dal 14 dicembre 2021 a oggi.
Chi è Sebastiano Visintin
Sebastiano Visintin, goriziano, 72 anni ed ex fotoreporter, è il marito di Liliana Resinovich. Nel ricostruire quanto accaduto la mattina del 14 dicembre, ha riferito di essere uscito di casa intorno alle 8. In prima battuta ha raccontato di essere andato a fare un giro in bicicletta per testare una telecamera GoPro.
Successivamente, fornendo orari dettagliati, ha detto invece di aver consegnato a pescherie e supermercati alcuni coltelli che affila in nero, di essere andato nel suo laboratorio di via Donadoni per eseguire alcuni lavori e di aver fatto il giro in bici solo all’ora di pranzo.
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