Arca sgr conquista la Barcolana 56: Furio, Marta e Gabriele, quando la vittoria è di famiglia

Per la seconda volta consecutiva sono loro ad alzare la Coppa d’Autunno. Il segreto? Il profondo legame tra loro, il mare e il ricordo di nonno Dario: «Questa vittoria è per te»

Daniela Larocca

Una vittoria di famiglia. Non c’è dubbio che dietro al bis di Arca, che per il secondo anno consecutivo conquista la Coppa d’Autunno, ci sia il legame tra Furio, Marta (sua figlia) e Gabriele Benussi. Una famiglia che si è unita ancora di più dopo la perdita del papà di Furio e Gabriele, Dario Benussi. Arca aveva conquistato il primo posto della Barcolana anche nel 2021. 

Furio Benussi

Ha lasciato poco prima della fine il timone a sua figlia Marta. Lui, Furio, che ha conquistato per sei volte la coppa d’Autunno, con due imbarcazioni diverse, conosce il valore della famiglia. «Ogni vittoria ti lascia qualcosa di diverso, siamo arrivati con un vento inusuale, fantastico. A Trieste si vince sempre come se fosse la prima volta. Vi racconto questa: 30 anni fa mio padre mise in acqua una barca trovata in Carso, che io chiamavo “un vaso di fiori”. Beh con quella quella barca vincemmo con la nostra famiglia. Ora, 30 anni dopo, questa vittoria la dedico a mio padre. Oggi con un altro vaso di fiori, questa volta con una barca di 100 piedi, abbiamo vinto. Grazie papà. Grazie al mio fantastico team»

Lo skipper triestino si è distinto non solo per il suo impegno nel mondo della vela, che ha trasmesso anche alla giovanissima Marta, ma anche per il suo impegno per il sociale. 

Furio Benussi è stato nominato Ambasciatore Italia da Sean Fitzpatrick, il fondatore della Fondazione, appositamente giunto da Londra, insieme a Daria Braga, direttore della Fondazione Laureus Italia. 

Il team Fast and Furio è la prosecuzione naturale della Sailing Planet, un gruppo di amici (i fratelli Benussi e Stefano Spangaro) che dal 2000 organizzava eventi legati al mondo della vela.


Ognuno poi ha intrapreso la propria strada: Gabriele Benussi e Stefano Spangaro nel mondo del professionismo e Furio Benussi con il suo progetto Fast and Furio.



Marta, bis-campionessa a 17 anni

Marta ha 17 anni, regata in 420 e all’inizio di novembre parteciperà al campionato italiano femminile. Nonostante sia molto giovane ha una grinta da vendere: «Prima di tutto sono grata, contentissima, per avere la possibilità di essere parte di un equipaggio cosi grande, cosi preparato. Tutto è organizzato, tutti sono bravi. E anche se non avessi timonato, so per certo che avrei vissuto un’emozione fortissima. Perché oggi ho imparato da persone eccezionali» . 

E adesso proprio lei, che sabato ha riconsegnato il Trofeo della Barcolana, potrà rializarlo con il papà e lo zio. 

Gabriele lo stratega


Pochi giorni fa Gabriele, che è lo stratega, ha detto: «In questo ruolo sarà importante collaborare bene con Lorenzo Bressani, il tattico, gli darò le indicazioni su quello che succederà e sul vento sull’acqua, poi le decisioni finali le prenderà lui. Ci conosciamo da sempre, e in più occasioni abbiamo collaborato molto bene. Sicuramente quest’anno è particolare perché è mancato nostro padre, Dario, quindi ci teniamo moltissimo ad avere la famiglia riunita in questo periodo. Siamo nati in barca grazie ai nostri genitori, papà ci ha insegnato i primi passi in barca. Su Arca c’è mia nipote, Marta, che è una bravissima velista e sta portando avanti quella che è la nostra passione»

L’equipaggio

L’equipaggio si è dimostrato molto competitivo, preparato. A bordo, come ha detto anche lo stesso Furio, «si respira un clima eccezionale. Siamo una ventina, a parte il sottoscritto che fa l’autista. C’è la coppia formidabile composta da mio fratello Gabriele e Lorenzo Bressani, lo sloveno e plurititolato Tomaz Copi si è occupato della randa. Alberto Fantini a prua insieme a Matteo De Luca e Marco Totis». Totis “è l’uomo della barca”, è il comandante a terra. Al timone Marta mentre la 25enne Giulia Ascione è la navigatrice.

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