Il vero cuore delle Alpi Giulie: sport, storia e tradizioni a Malborghetto-Valbruna, Dogna e Pontebba

Dalla magia dei paesaggi innevati alle usanze natalizie e alle testimonianze storiche, i tre comuni offrono un'esperienza autentica tra natura, folclore e cultura
Malborghetto-Valbruna: un angolo di verde incontaminato e usanze millenarie
Nel cuore delle Alpi Giulie, incastonato tra il confine italiano e quello austriaco, si trova il comune di Malborghetto-Valbruna, un piccolo gioiello che unisce la bellezza naturale delle montagne, la quiete dei suoi paesaggi e una ricca tradizione culturale. La località è famosa per le sue straordinarie piste da sci di fondo, i percorsi invernali, ma anche per le tradizioni che animano il periodo natalizio, creando un'atmosfera davvero unica.

Piste e attività invernali
Per gli amanti dello sci di fondo, Valbruna è un paradiso. Con oltre 20 chilometri di tracciati battuti, il territorio offre una varietà di percorsi che si snodano attraverso valli incontaminate e ai piedi delle Alpi Giulie, regalando a tutti gli appassionati momenti di pura magia. Le piste di Valbruna sono perfette per ogni tipo di sciatore, dal principiante all’esperto.
Le principali piste da fondo si trovano nella zona di Valbruna e nella Val Saisera, con percorsi di diversa difficoltà: dalla facile “Piana di Valbruna” di 4 chilometri, alla più impegnativa “Area Piero di Lenardo”, una pista agonistica di 3,5 chilometri. La “Bassa Saisera” e l’“Alta Saisera”, entrambe di 7,5 chilometri, presentano invece una difficoltà media e sono perfette per chi desidera immergersi a contatto con la natura selvaggia.
Ma Valbruna non è solo sci di fondo. La zona offre anche percorsi invernali ideali per le passeggiate a piedi, con le ciaspole o in fat bike, per esplorare i suoi boschi innevati e godere di panorami mozzafiato. Tra i percorsi più suggestivi c'è la “Beisner Track”, un cammino di 3,5 chilometri che attraversa la piana di Valbruna, e il più lungo “Saisera Wild Track” che percorre tutta la Val Saisera per 11 chilometri.
Per chi cerca avventure più intense, l'Alpe di Ugovizza offre imperdibili itinerari per lo sci alpinismo, come le salite verso il Monte Cocco o la Cima Bella. Questi percorsi regalano emozioni forti, con panorami che spaziano dalle Alpi Carniche alle Alpi Giulie.
Riti da festività
Malborghetto-Valbruna non è solo una meta perfetta per gli sport invernali, ma anche per vivere il fascino delle tradizioni locali. Ogni anno, durante il periodo dell'Avvento, il comune si trasforma in un luogo incantato dove è possibile partecipare a “Advent Pur”, una camminata suggestiva tra i boschi della piana di Valbruna, accompagnata da luci soffuse, musica tradizionale e l’opportunità di gustare dolci tipici e bevande calde.
Le festività natalizie sono però anche il momento per riscoprire usanze che affondano le radici nei secoli. Tra le più famose c'è la “Festa di San Nicolò e dei Krampus”, che si tiene il 5 dicembre. San Nicolò scende dalle montagne accompagnato dai Krampus, spiriti selvaggi che mettono alla prova i bambini più indisciplinati. Le strade del paese si riempiono di folclore, tra spettacoli, cibi tipici e tradizioni che affascinano i locali e i turisti.
Un’altra tradizione è quella della “Brina” o “Sciapa”, che il 27 dicembre vede i ragazzi di Ugovizza andare di casa in casa portando un ramo di abete bianco, accompagnato da auguri per l'anno nuovo. Il 28 dicembre è invece il giorno della “Scip Sciap”, quando i bambini dei borghi di Ugovizza e Valbruna percorrono le vie del paese augurando salute e felicità in cambio di piccoli doni. Queste tradizioni, spesso legate a simbolismi pagani e cristiani, regalano al visitatore un’esperienza autentica e unica, che rende il soggiorno a Malborghetto-Valbruna ancora più speciale.
Un posto da scoprire
Malborghetto-Valbruna rappresenta quindi una destinazione che si distingue per la sua capacità di coniugare natura, sport e tradizioni. Che si tratti di sciare lungo le piste da fondo circondati da paesaggi incantevoli, di fare una passeggiata invernale nei boschi imbiancati o di partecipare a eventi folcloristici che arricchiscono la vita del paese, questa località è il posto ideale per chi cerca un’esperienza autentica nelle montagne friulane.
Con la sua offerta di sport, natura e tradizione, Malborghetto-Valbruna è una meta che merita di essere vissuta in ogni stagione dell’anno, un angolo di tranquillità dove la bellezza dei paesaggi e il calore delle tradizioni locali offrono un’accoglienza che resta nel cuore.
Dogna: un luogo nascosto ricco di rievocazioni, paesaggi e cultura
Situato all'imbocco della valle che porta il suo nome, il comune di Dogna, in provincia di Udine, è un luogo che affascina per la sua bellezza naturale e la sua ricchezza storica. Immerso nel cuore delle Alpi Giulie, Dogna è una meta ideale per gli amanti della montagna, della storia e delle tradizioni locali. La sua posizione strategica, ai piedi del massiccio del Montasio, offre scenari mozzafiato e una varietà di opportunità per gli appassionati di escursionismo, mountain bike e storia militare, ma anche per chi desidera immergersi nel passato e nelle tradizioni di un piccolo borgo alpino.
Un territorio ricco
Dogna e la sua valle sono circondate da cime imponenti, tra cui il Montasio, il Jof di Dogna, e il Jof di Somdogna, che fanno di questo territorio un paradiso per gli escursionisti. Numerosi sentieri, adatti sia ai camminatori esperti che a quelli meno allenati, partono da Dogna per salire verso le vette, offrendo panorami spettacolari. Per gli appassionati di mountain bike, la valle rappresenta una meta imperdibile, con percorsi che si snodano tra boschi e prati, passando per borghi storici e angoli nascosti di grande valore naturalistico.
Non solo natura però, perché la zona è anche un importante sito storico. Durante la Prima guerra mondiale, Dogna fu teatro di aspri combattimenti, e ancora oggi si possono visitare le fortificazioni della Linea dei Plans, che proteggevano il confine italiano. In particolare, la teleferica in località Chiout e le gallerie di Mincigos sono testimonianze di quella che fu la strategia difensiva della Grande guerra. La presenza di numerosi resti militari e di fortificazioni rende la valle un affascinante museo a cielo aperto, dove storia e natura si intrecciano in modo straordinario.
Uno dei luoghi più suggestivi è il borgo di Chiutzuquin, che sembra custodire i segreti di un passato lontano. Lungo la sua stretta via centrale in ciottoli, case in pietra si affacciano su piccole piazze, come quella di San Giacomo, dove si trova una fontana tradizionale. Qui, tra scale, ballatoi e meridiane, si respira l’atmosfera di un tempo, che invita i visitatori a fermarsi e scoprire ogni angolo nascosto. Da Chiutzuquin parte anche un sentiero che conduce agli stavoli di Rio Mas, antichi edifici utilizzati un tempo per il deposito del fieno, oggi meta di escursioni tranquille.
Dalle cascate di ghiaccio ai musei
In inverno, Dogna si tramuta in un regno di ghiaccio, con le cascate ghiacciate che si formano lungo i corsi d'acqua della valle. La più spettacolare è quella del rio Ciondaris, chiamata “Barbapapà”, una parete verticale di circa 70-80 metri che attira arrampicatori da ogni parte. Altre cascate note, come “Tre Piccozze” e quella del rio Bielighe, sono anch'esse famose per le loro dimensioni e la loro bellezza, offrendo spettacoli naturali di rara intensità.
In aggiunta, a Dogna la storia e la cultura locale sono custodite con cura. Il Museo del Territorio, ospitato in un antico edificio, raccoglie il patrimonio paleontologico, storico ed etnografico della valle. La sezione paleontologica, in particolare, è dedicata ai ritrovamenti di impronte fossili di fitosauri, animali preistorici che un tempo popolavano queste terre. La sezione storica è incentrata sulla Grande guerra, con una mostra che racconta gli eventi legati ai combattimenti e alle fortificazioni della zona. Infine, la sezione etnografica esplora la vita quotidiana dei suoi abitanti, con uno speciale omaggio al pittore Fred Pittino, artista dognese che ha lasciato un segno indelebile nella cultura locale.
Classicità e innovazione
Dogna non è tuttavia solo un luogo di memoria, ma anche di dinamismo culturale. La comunità ha intrapreso negli ultimi anni una serie di progetti per valorizzare il proprio patrimonio e combattere lo spopolamento, come il progetto “Viergi le ment”, che coinvolge la popolazione anziana in attività culturali, artistiche e fisiche. Questa iniziativa ha stimolato l’interazione tra le generazioni, facendo rivivere tradizioni e creando nuove occasioni di socialità e di partecipazione. Inoltre, Dogna è parte della Riserva della Biosfera Alpi Giulie, riconosciuta dall'Unesco, il che ne certifica l'importanza naturale e la sua vocazione a diventare un centro di turismo sostenibile.
Ogni anno, la festa di San Lorenzo, che si svolge il 10 agosto, segna un momento di incontro per la comunità, con musica, giochi e celebrazioni che rispecchiano la vivacità del paese. Non si tratta solo di una festa religiosa, ma anche di un’occasione per riscoprire l’identità culturale di Dogna attraverso la convivialità e la partecipazione attiva di tutti.
Un futuro sostenibile
Con il passare degli anni, l'amministrazione comunale ha puntato su progetti che promuovono la sostenibilità e il rispetto del patrimonio naturale e culturale. L’idea di un turismo che guarda alle origini del territorio, come quello proposto dal progetto “Turismo delle radici”, mira a stimolare l'economia locale attraverso la valorizzazione delle tradizioni, della storia e della bellezza paesaggistica.
In conclusione, Dogna è un piccolo angolo di Friuli che racchiude in sé la bellezza della montagna, la forza della storia e la vitalità di una comunità che non dimentica il proprio passato e guarda al futuro con ottimismo. Che si tratti di esplorare le vette, di scoprire la storia della Grande Guerra o di immergersi nelle tradizioni locali, Dogna offre un'esperienza unica, in grado di affascinare e arricchire ogni visitatore.
Pontebba: un paese di confine dove la natura e la storia si incontrano
Pontebba, pittoresco comune della regione Friuli-Venezia Giulia, è un luogo dove la bellezza naturale e la ricchezza storica si fondono perfettamente, creando un'atmosfera unica e suggestiva, soprattutto in inverno. Situato in una valle montuosa che abbraccia il confine tra Italia e Austria, Pontebba e il suo Passo Pramollo - valico delle Alpi Carniche orientali - rappresentano il punto d'incontro tra culture diverse, dove ogni angolo racconta una storia affascinante. Che si tratti di praticare sport invernali, esplorare il passato o immergersi nelle tradizioni locali, Pontebba offre esperienze per tutti i gusti.
Un inverno di emozioni
L'inverno a Pontebba è un sogno per gli amanti della montagna e dello sport. Il Palaghiaccio di Pontebba riapre ogni anno a ottobre e rimane aperto fino a dicembre, offrendo un'area ideale per il pattinaggio su ghiaccio. Grandi e piccoli possono divertirsi sulla pista, con attrezzature sempre igienizzate e la possibilità di essere seguiti da istruttori qualificati. Ma il Palaghiaccio non è solo per il pattinaggio: è una struttura polifunzionale che offre anche una palestra attrezzata, il Pala Gym, e una zona benessere, il Pala Wellness, dotata di sauna finlandese e idromassaggio, per un relax a 360 gradi.
Per chi ama lo sci nordico, Pontebba è una meta prediletta. La Val Gleris offre una splendida pista da fondo di 7 chilometri che si snoda tra imponenti abetaie e panorami mozzafiato. Questo tracciato, che alterna salite e discese, è perfetto sia per gli sciatori esperti sia per chi si avvicina per la prima volta a questo sport. Ad accogliere i visitatori c'è la “Casa del Fondo”, una struttura che offre spogliatoi, noleggio sci e un accogliente bar per rifocillarsi dopo l'allenamento. La pista, omologata dalla Fisi, è anche un luogo perfetto per chi ama le ciaspolate: il “Sentiero dell'Orso” e il “Sentiero della Volpe” permettono di esplorare la natura invernale della valle, scoprendo paesaggi da fiaba.
Non solo sci di fondo, ma anche sci alpinismo: Pontebba offre diversi percorsi, come quelli che portano alla Malga Glazzat o alla Conca di Pricot, ideali per gli amanti della montagna più selvaggia. Infine, Passo Pramollo rappresenta un'altra meta molto in voga tra gli amanti dello sci alpinismo, oltre ad essere frequentato per la presenza di una pista perfetta per lo sci di fondo.
Un viaggio nel passato
Pontebba non è solo natura e sport, ma è anche un paese ricco di storia. Il suo passato di confine, tra il Regno d'Italia e l'Impero Austro-Ungarico, ha lasciato tracce indelebili nel patrimonio culturale. Un esempio straordinario è il “Flügelaltar”, un altare ligneo realizzato nel 1517 nella chiesa di Santa Maria Maggiore. Questo capolavoro della scultura carinziana è una testimonianza unica della religiosità popolare e della maestria degli artigiani dell'epoca. L’altare, che si apre in occasioni speciali come la Vigilia di Natale, racconta storie della vita della Vergine Maria, rendendo ogni visita un'esperienza mistica e artistica.
Per chi vuole scoprire la storia recente, la “Mostra della Grande guerra” offre un importante sguardo sugli eventi del primo conflitto mondiale, con una vasta raccolta di reperti militari e oggetti della vita quotidiana dei soldati. Questa rassegna è ospitata nel municipio di Pontebba, ma il percorso della memoria continua anche all'aperto, nel parco tematico “Bombaschgraben”, un museo all'aperto dove è possibile esplorare le fortificazioni e le trincee della Prima Guerra Mondiale.
Un altro itinerario affascinante è il percorso “Pontebba - Museo a Cielo Aperto”, che guida i visitatori alla scoperta dei principali monumenti e della storia del paese attraverso un’innovativa audioguida accessibile in cinque lingue, compreso un supporto per non vedenti. Questo percorso consente di immergersi completamente nella storia di un territorio che ha visto il passaggio di numerosi popoli e culture.
Costumi e leggende
La tradizione degli “Spitz Parkli”, una figura simile ai Krampus, è un’altra delle peculiarità culturali di Pontebba. Ogni anno, il 5 dicembre, il paese rivive l’antica tradizione con gruppi di ragazzi travestiti da Spitz Parkli che, accompagnando San Nicolò, vanno di casa in casa a portare un po’ di paura e un po’ di dolcezza. Gli Spitz Parkli sono caratterizzati da abiti di pelliccia, catene e fruste, e rappresentano un legame con la storia di confine, testimoniando una tradizione che mescola il sacro e il profano. Quest’anno, un albo illustrato in più lingue dedicato a questa figura tradizionale cercherà di riavvicinare anche le nuove generazioni a questa usanza unica.
In inverno, inoltre, la città si anima di eventi natalizi che vanno dai laboratori per bambini ai concerti, fino ad arrivare alla messa solenne di Natale con l’apertura dell’altare ligneo Flügelaltar, che diventa il cuore pulsante delle celebrazioni.
Un’offerta per tutti
Che si tratti di sport, cultura, storia o tradizioni, Pontebba è una meta che offre qualcosa per tutti. Dalla bellezza delle montagne innevate alla scoperta delle tradizioni storiche locali, passando per l’esperienza indimenticabile di scivolare sulla pista di ghiaccio o di esplorare le meraviglie naturali con le ciaspole, il comune di Pontebba rappresenta una fusione perfetta tra passato e presente, natura e cultura, rendendolo una destinazione imperdibile per ogni viaggiatore in cerca di un'esperienza autentica nel cuore delle Alpi Giulie.
Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito: www.visitvalcanale.it
Attività realizzata nell'ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 della regione autonoma FVG - sottomisura 19.2 - strategia di sviluppo locale GAL Open Leader.
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