Il Porto Vecchio di Trieste torna a vivere. Tra innovazione e sostenibilità, al via il progetto di riqualificazione
Un progetto complesso e globale per trasformare l’area in un bosco urbano tra il Carso e la città. Ingenti le risorse impiegate al fine di valorizzare l’identità del sito e svilupparne le potenzialità economiche, socio culturali, turistiche, ambientali e paesaggistiche
Da Porto Vecchio a Porto Vivo. Costruito nella seconda metà dell’800 per ospitare magazzini di merci, poi divenuto inaccessibile e abbandonato per decenni, questo luogo storico nel cuore della città di Trieste oggi torna a vivere. Un cantiere di idee, progetti e interventi lo sta trasformando in un bosco urbano tra il Carso e la città. Con 66 ettari, 5 moli, 35 fabbricati, hangar e magazzini, è uno dei più importanti progetti di riqualificazione e rigenerazione urbana trigenerazionale di tutto il bacino del Mediterraneo, rivolto a bambini, adulti e anziani. In questo intervento di recupero, il settore pubblico lavora insieme al privato. Il Comune di Trieste ha già investito oltre 150 milioni di euro tra risorse proprie, ministeriali, regionali e fondi PNRR e EDR. La Regione Friuli Venezia Giulia, partner nel processo di rigenerazione, ha invece messo sul piatto 160 milioni di euro per l’acquisto di quattro magazzini – e relativi interventi – in cui trasferirà molti suoi uffici e per l’infrastrutturazione.
Ma quali saranno nel dettaglio gli interventi? L’area richiede un processo di riqualificazione complesso e globale, tanto che la superficie è stata suddivisa in quattro sistemi: museale scientifico, congressuale, dei moli, ludico sportivo e misto. Con l’impiego di risorse innovative verranno coordinati degli interventi che hanno l’intento di creare sinergie tra questi quattro settori, al fine di valorizzare l’identità del sito e svilupparne le potenzialità economiche, socio culturali, turistiche, ambientali e paesaggistiche. È a questo scopo che la scelta è ricaduta su attività ad alto contenuto tecnologico, realtà culturali e creative a sostegno del comparto turistico e del sistema museale, aree per lo sport e spettacoli all’aperto. È inoltre previsto un sistema di mobilità sostenibile ed ecocompatibile, ampi spazi verdi pubblici e attrezzati, in particolare un parco che si sviluppa tra gli antichi magazzini per 3 km, dal Molo IV fino al terrapieno di Barcola, dove troveranno spazio aree gioco e di relax, una pista ciclopedonale lenta, percorsi pedonali e da corsa.
Per la vendita dei restanti magazzini ai privati che li riqualificheranno in forza di specifiche indicazioni e destinazioni conformi ai quattro Sistemi, il Sindaco del Comune di Trieste Roberto Dipiazza, il Presidente della Regione FVG Massimiliano Fedriga e il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale Zeno D’Agostino hanno costituito il Consorzio URSUS (Urban Sustainable System) presieduto dall’Ing. Giulio Bernetti.
L’avanzamento dei lavori può essere seguito su portovivotrieste.it. Oltre alla possibilità di monitorare i progetti in corso e immergersi nel tour virtuale tra i magazzini del vecchio scalo, il sito offre la possibilità di ascoltare i protagonisti di questa trasformazione e scoprire tutte le informazioni sui lotti dei magazzini che saranno alienati.
Il Porto Vecchio è solo uno degli interventi attualmente in corso sul territorio cittadino. Oltre alle importanti opere di urbanizzazione, viabilità e reti tecnologiche in corso e in avanzato stato di esecuzione, il Comune di Trieste ha infatti contribuito alla realizzazione del nuovo Centro Congressi e sta realizzando i progetti del Museo del Mare, del Viale Monumentale e della Cittadella dello Sport.
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